Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

Bartolo Cattafi, una poesia per aspiranti Giovanne d’Arco

«L’osso, l’anima» di Bartolo Cattafi torna nuovo. A distanza di cinquantotto anni dalla prima uscita (1964, Arnoldo Mondadori Editore), il 5 maggio 2022 è tornato in libreria, (ri)pubblicato dalla Casa Editrice Le Lettere “uno dei libri di poesie più significativi del secondo Novecento. Vertice indiscusso della poesia cattafiana". Curatore del volume è Diego Bertelli, che qualche anno fa ha curato anche l’edizione di «Tutte le poesie di Cattafi».


28/10/2022 - «L'osso, l'anima» di Bartolo Cattafi sfiora «in continua tensione con l'inconoscibile e l'ineffabile, i limiti stessi della comunicazione», scriveva a suo tempo Giovanni Raboni. Il 6 luglio 2022 ricorreva il centenario dalla nascita di Bartolo Cattafi, a Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina, ricordato (anche) con una esposizione bibliografico-documentale che resterà visitabile fino al 25 novembre 2022.
Nel 1964, con «L'osso, l'anima», Bartolo Cattafi ottenne il premio Chianciano: “Quella di Cattafi è una poesia dai toni epigrammatici che fa spesso ricorso alla metafora del vuoto e della solitudine per delineare l'amaro bilancio di una generazione che ha vissuto la giovinezza durante il ventennio fascista, per poi assistere agli orrori della seconda guerra mondiale; una generazione che, a dirla con Giuseppe Amoroso, si pone "alla stregua di chi viene dopo il diluvio".

m.m.

Da «L’osso, l’anima» di Bartolo Cattafi:

AVVISO

Ora che ne sapete i connotati
i contrassegni salienti,
se l’incontrate in qualche
sfogatoio per il gregge,
se vi dice muoio,
vivo nel fuoco, sono
giovanna d’arco al rogo,
se strizza l’occhio o ancheggia
o sbatte l’ali e tenta
di darvi traversie,
sappiate che non il corpo
ma l’anima ha impestata.
Mandatela all’inferno
se ne avete il potere,
col suo foglio di via.

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