Istat: livelli di istruzione e ritorni occupazionali. L’appartenenza familiare influenza anche l’abbandono scolastico
Così come il raggiungimento di un titolo terziario, anche la dispersione scolastica è fortemente
condizionata dalle caratteristiche socio-economiche della famiglia di origine. Se il livello di istruzione è
basso, si riscontrano incidenze di abbandoni precoci molto elevate.
25/10/2022 - L’abbandono degli studi prima del diploma riguarda il 25,8% dei giovani con genitori aventi al massimo
la licenza media, scende al 6,2% se i genitori hanno un titolo secondario superiore e al 2,7% se almeno
un genitore è laureato.
Ancora alta la quota di giovani che abbandonano gli studi
Una delle priorità dell'Unione europea nel campo dell'istruzione e della formazione è la riduzione
dell'abbandono scolastico, che ha gravi ripercussioni sulla vita dei giovani e sulla società in generale.
Il fenomeno è monitorato a livello europeo attraverso la quota di 18-24enni che, in possesso al
massimo di un titolo secondario inferiore, sono fuori dal sistema di istruzione e formazione (Early
Leavers from Education and Training, ELET).
Questo indicatore è stato uno dei benchmark della
Strategia Europa 2020 che ne fissava il valore target europeo al 10%, abbassato al 9% per il 2030 nel
nuovo Quadro strategico per la cooperazione europea nel settore dell'istruzione e della formazione.
In Italia, nel 2021 la quota di 18-24enni con al più un titolo secondario inferiore e non più inseriti in un
percorso di istruzione o formazione è stimata al 12,7% (517mila giovani). Nonostante l’Italia abbia
registrato notevoli progressi sul fronte degli abbandoni scolastici, la quota di ELET resta tra le più alte
dell’Ue (9,7%), inferiore solo a Spagna (13,3%) e Romania (15,3%); scende al 7,8% in Francia e
all’11,8% in Germania.
Abbandonano la scuola più i ragazzi (14,8%) delle ragazze (10,5%) (Figura 6).
I divari territoriali restano ampi: nel 2021, l’abbandono degli studi prima del completamento del sistema
secondario superiore o della formazione professionale riguarda il 16,6% dei 18-24enni nel
Mezzogiorno, il 10,7% al Nord e il 9,8% nel Centro.
Tra i giovani con cittadinanza non italiana, il tasso di abbandono precoce degli studi è oltre tre volte
quello degli italiani: 32,5% contro 10,9%.
L’incidenza di abbandoni precoci tra gli stranieri nati all’estero
varia molto a seconda dell’età di arrivo in Italia. Per chi è entrato in Italia quando aveva tra i 16 e i 24
anni la quota raggiunge il 55,9%, tra i 10 e i 15 anni il 37,0%, tra quelli arrivati entro i nove anni di età la
quota, pur restando elevata, scende al 21,8%.
Commenti
Posta un commento
NEBRODI E DINTORNI © Le cose e i fatti visti dai Nebrodi, oltre i Nebrodi. Blog, testata giornalistica registrata al tribunale il 12/3/1992.
La redazione si riserva il diritto di rivedere o bloccare completamente i commenti sul blog. I commenti pubblicati non riflettono le opinioni della testata ma solo le opinioni di chi ha scritto il commento.