Assegno Unico Universale
Da marzo a ottobre 2022 erogati 10,3 miliardi di euro alle famiglie italiane con
riferimento a 9,4 milioni di figli
È stato pubblicato oggi l’aggiornamento dell’Osservatorio Statistico sull’Assegno Unico
Universale (AUU) che contiene al suo interno anche i dati relativi all’AUU destinato ai nuclei
percettori di Reddito di Cittadinanza (RdC).
Roma, 7 dicembre 2022 - L’Osservatorio fornisce un quadro completo delle essenziali informazioni statistiche
sui beneficiari della misura e sui relativi valori economici con riferimento al periodo marzo-
ottobre 2022 (https://www.inps.it/dati-ricerche-e-bilanci/osservatori-statistici-e-
altrestatistiche/dati-cartacei-auu).
Per il periodo di osservazione sono stati erogati complessivamente alle famiglie assegni per
10,3 miliardi di euro. La spesa relativa ai nuclei non percettori di RdC risulta pari a 9,8
miliardi di euro, in riferimento a una platea di circa 5,6 milioni di richiedenti e 8,9 milioni di
figli beneficiari di almeno una mensilità; gli importi medi mensili sono risultati pari a 233 €
per richiedente e a 145 € per figlio.
I nuclei percettori di RdC con almeno una mensilità della prestazione integrata dall’assegno
unico sono 486mila, con riferimento a circa 823mila figli a carico, di cui poco meno di
500mila appartenenti in via esclusiva a nuclei percettori di RdC. Per essi si è proceduto al
calcolo dell’integrazione dell’AUU sottraendo, dall'importo teorico dell’assegno spettante, la
quota di Reddito di cittadinanza relativa ai figli che fanno parte del nucleo familiare;
l’importo medio mensile di tale integrazione è risultato pari a 166 € per nucleo.
Per i nuclei
non percettori di RdC, circa il 47% degli assegni pagati per figlio si riferisce a beneficiari
appartenenti a nuclei con ISEE inferiore ai 15mila euro; circa il 20% dei figli, invece,
appartiene a nuclei familiari che non hanno presentato ISEE. Per essi, con riferimento al
mese di ottobre, l’importo medio per figlio, comprensivo delle maggiorazioni applicabili, va
da poco meno di 50 € (per chi non presenta ISEE o supera i 40mila euro) a 195 € per le
classi di ISEE fino a 15mila euro. Si ricorda che l’importo base dell’assegno per ciascun figlio
minore, in assenza di maggiorazioni, va da un minimo di 50 €, in assenza di ISEE o con
ISEE pari o superiore a 40mila euro, ad un massimo di 175 € per ISEE fino a 15mila euro.
Sempre nel mese di ottobre, il 47% dei figli raggiunti dalla misura si concentrano al Nord, e
per essi si osservano importi medi più modesti avendo livelli di ISEE più elevato, mentre al
Sud vi è una minore consistenza di beneficiari (34%) e per essi si osservano importi mensili
mediamente più alti in relazione a livelli di ISEE mediamente più bassi in queste aree: il
valore minimo dell’importo si registra nella Provincia autonoma di Bolzano, dove per ciascun
figlio si ha un importo mensile pari a 133 € ed il valore massimo, pari a 167 € per ciascun
figlio, si registra in Calabria.
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