Ponte sullo Stretto di Messina, Ciucci: Il via libera del Cipess è previsto a giugno

PONTE STRETTO, AD CIUCCI: AVVIO LAVORI IN ESTATE: " Il via libera del Cipess è previsto a giugno e consentirà di potere avviare la progettazione esecutiva e il programma delle opere anticipate, quali accantieramento, bonifica da ordigni bellici, indagini archeologiche e, in maniera graduale, le procedure espropriative. " Roma, 12 aprile 2025 - L’amministratore delegato di Stretto di Messina, Pietro Ciucci, intervistato dal nuovo settimanale economico “Moneta”, traccia lo stato di avanzamento del ponte sullo Stretto di Messina. Nell’intervista, Ciucci ha ricordato lo stato dell’iter - che lo scorso mercoledì ha registrato l’approvazione del report IROPI dal Consiglio dei Ministri – mentre sono in corso di predisposizione le comunicazioni al Ministero dell’Ambiente e alla Commissione Europea per gli aspetti relativi alla valutazione di incidenza ambientale. Tali procedure verranno concluse dopo Pasqua.   Il via libera del Cipess, che avrà luogo a valle dell’intero iter autorizz...

«Scunucchiàri p’a Mmaculàta», un modo di dire lavorato al cesello

«Scunucchiàri p'a Mmaculàta», un modo di dire non proprio elegantissimo, riferito all’Immacolata e a quella profonda devozione che si esprime con una preghiera sofferta e dolente nell’espressione di bigotti/e oranti che sembrano piegarsi dolorosamente e con strazio ai piedi della Vergine Maria. “Ohimè dolente!, misera e infelice”. In Sicilia un modo di dire sarcastico ma arguto per scolpire la dolentissima espressione del/lla santocchio/a.


9 dic 2022 - L’8 dicembre è la ricorrenza dell’Immacolata Concezione, la Beata Vergine Maria senza macchia e senza peccato, fonte di consolazione e speranza per l'umanità. Si festeggia Maria, nata senza peccato, la creatura più vicina agli esseri umani e a Dio, vita che trabocca di luce. In Sicilia è molto sentito il culto di “Maria piena di grazia e benedetta tra le donne”, intensa e tenera è la devozione alla Madre di Dio, molto stretto è il legame tra la Sicilia e l'Immacolata Concezione. Durante la peste del 1624, che fece migliaia di vittime, l'intercessione dell'Immacolata e di Santa Rosalia salvarono la città.

Un modo di dire non proprio elegantissimo

Ma c’è un modo di dire non proprio elegantissimo che fa riferimento all’Immacolata e a quella profonda devozione che si esprime con una preghiera sofferta, straziante, dolente nell’espressione di donne e oranti (in particolare) che sembrano davvero piegarsi dolorosamente e con strazio ai piedi della Madonna Vergine Maria, fonte di consolazione e speranza.
E nei confronti delle bigotte che platealmente appaiono (o si mostrano) modello “ohimè dolente!, misera e infelice”, in Sicilia c’è un modo di dire ‘crudelissimo’, sarcastico ma arguto, chiarificatore ed esplicativo. Un modo di dire lavorato al cesello per scolpire, descrivere o cantare la dolentissima espressione del/lla santocchio/a, del/lla bigotto/a, dell’uomo o donna dabbene, santocchio ma non necessariamente Cristiano (parodiando Goldoni).

«Scunucchiàri p’a Mmaculàta»

«Scunucchiàri p’a Mmaculàta» (sconocchiare per l’Immacolata): letteralmente uscire di conocchia, ovvero il pennecchio avvolto alla rocca per filare. 
«Chidda pari chi scunocchia p'a Mmaculàta!»: quella là sembra che sconocchi per l’Immacolata.
In effetti «sconocchiato» è chi è allo stremo delle forze, stremato al punto da traballare, al limite del sostentamento. Sconocchiato, debole da fare slegare le membra, al limite dello svenimento. Scunucchiàti sono la sedia o tavolo traballanti, che rischiano di crollare sotto il proprio peso.
La conocchia, o rocca, è l’antico strumento adoperato, in coppia col fuso, per la filatura delle fibre tessili.

m.m.
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Immagine da https://pacedelcuoreduepuntozero.wordpress.com

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