Caso Laura Bonafede: la vicenda del coinvolgimento della maestra della scuola di Castelvetrano nella latitanza di Messina Denaro. La dirigente scolastica dell'Istituto comprensivo Capuana-Pardo di Castelvetrano ha firmato la sospensione cautelare dal servizio dell'insegnante fino al 31 marzo. Dopo i procedimenti emessi dall'Autorità giudiziaria nei confronti della docente in servizio alla scuola dell'infanzia dell'Istituto comprensivo Capuana-Pardo di Castelvetrano, l'assessore Turano scriverà al ministro dell'Istruzione e del merito Valditara, perché possa prendere ulteriori provvedimenti affinché la Bonafede non abbia più alcun contatto con il mondo della scuola.
Palermo, 20 Mar 2023 - «La vicenda del coinvolgimento della maestra della scuola di Castelvetrano nella latitanza di Messina Denaro costituisce una priorità all'attenzione della Regione Siciliana e dell'assessorato all'Istruzione. Apprendiamo dall'Istituto comprensivo Capuana-Pardo di Castelvetrano, con cui siamo in costante contatto, che la dirigente scolastica ha firmato la sospensione cautelare dal servizio dell'insegnante Laura Bonafede da domani e fino al 31 marzo». Lo dice l'assessore regionale all'Istruzione e formazione professionale, Mimmo Turano, dopo i procedimenti emessi dall'Autorità giudiziaria nei confronti della docente in servizio alla scuola dell'infanzia dell'Istituto comprensivo Capuana-Pardo di Castelvetrano.
«Si tratta di un primo passo che sarà certamente seguito da un provvedimento disciplinare emesso dall'Ufficio scolastico regionale che è preposto a questo compito – ha aggiunto Turano –. Da parte mia scriverò al ministro dell'Istruzione e del merito Valditara, perché possa prendere ulteriori provvedimenti necessari affinché questa persona non abbia più alcun contatto con il mondo della scuola, tenuto conto del clamore negativo e del turbamento che il provvedimento giudiziario a suo carico ha suscitato nella collettività e in particolare nell'ambiente scolastico, e delle conseguenti ripercussioni sull'intera istituzione scolastica regionale di cui possono essere compromesse la credibilità e l'immagine. Abbiamo il dovere – conclude Turano – di difendere il lavoro di tanti docenti degli istituti siciliani che quotidianamente trasmettono valori di legalità ed etica agli alunni e che sono alla base della scuola».
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