Ponte sullo Stretto, un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia

Ponte sullo Stretto. Di Paola (M5S): Il Ministro Salvini restituisca il miliardo e trecento milioni scippati ai siciliani. Siracusano, a Messina in scena i soliti professionisti del ‘no’. Ponte sullo Stretto: Federconsumatori aderisce al corteo nazionale del 29 novembre, contro  un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia. Messina 29 novembre 2025 - "Oggi sarò in piazza con i cittadini e le associazioni “No Ponte” per dire no al progetto del ponte sullo Stretto. Un’opera costosissima e rischiosa, che mette a repentaglio territorio, ambiente e sicurezza sismica, mentre le risorse potrebbero essere investite in infrastrutture realmente utili per il Sud. La prossima settimana presenterò un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture per chiedere chiarimenti su gravi criticità evidenziate dalla Corte dei conti: mancata trasparenza sulle interlocuzioni con la Commissione europea, carenze nelle valutazioni ambientali, violazio...

Cena fuori il 92,1% dei laureati, l’87,8% dei diplomati, solo il 53,6% di chi possiede la licenza elementare

 

Riprende l’abitudine a mangiare fuori casa nel tempo libero. Nel 2022 riprende l’abitudine a mangiare fuori casa nel tempo libero, dopo la forte contrazione registrata specialmente nel 2021 3 . È pari all’82,3% la quota di persone di 6 anni e più che ha dichiarato di essersi recata almeno una volta l’anno nel tempo libero a pranzo o cena fuori casa (in trattoria, pizzeria, ristorante, birreria, ecc.), una quota decisamente superiore a quella del 2021 (70,7%) e solo leggermente inferiore a quella registrata nel 2019 (83,5%). 

23/03/2023 - Si rimodellano nel 2022 le abitudini a mangiare fuori: diminuisce il numero di persone che lo ha fatto solo qualche volta l’anno (dal 39,3% del 2021 al 35,2% del 2022) a favore di quelle che vi si sono recate una o più volte al mese (dal 18,7% al 27,8%), una volta alla settimana (da 9,2% a 13,8%) o più volte alla settimana (da 3,5% a 5,5%). Pranzare o cenare fuori interessa più gli uomini delle donne (84,4% contro 80,4%), abitudine pressoché costante negli ultimi anni, che cresce soltanto di circa 1 punto percentuale tra i bienni 2019-2020 e 2021-2022. 

 Si mangia fuori casa soprattutto nel Centro-nord.

 L’abitudine a pranzare o cenare fuori casa nel tempo libero è più elevata tra i residenti nel Centro-nord (84,2% rispetto al 78,7 del Mezzogiorno). Le regioni con le quote più alte sono la Provincia autonoma di Trento (86,4%) e l’Emilia Romagna (86,1%), mentre quelle con le percentuali minori sono la Calabria (72,8%) e la Sardegna (74,4%). Considerando l’ampiezza demografica dei comuni, vanno a mangiare fuori nel tempo libero più i residenti nei comuni dell’area metropolitana (83,9%) e dei comuni con oltre 10mila abitanti (82,4%) rispetto ai residenti nei comuni fino a 2mila abitanti (77,7%). Le disparità più elevate si riscontrano soprattutto rispetto al livello di istruzione posseduto e, come presumibile, al livello delle risorse economiche familiari. 

Pranza o cena fuori casa il 92,1% dei laureati

Pranza o cena fuori casa il 92,1% dei laureati, l’87,8% dei diplomati, il 79% di quanti hanno solo la licenza media e soltanto il 53,6% tra chi al massimo possiede la licenza elementare. Inoltre, solo il 62% delle persone con risorse economiche ritenute assolutamente insufficienti ha l'abitudine di mangiare fuori, rispetto al 90,6% di coloro che hanno risorse economiche giudicate ottime.

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