ESPORTAZIONI DELLE REGIONI ITALIANE. Nel quarto trimestre 2022, si stima una crescita congiunturale delle esportazioni per tutte le ripartizioni territoriali: più ampia per il Nord-ovest (+3,2%), più contenuta per il Nord-est e il Sud e Isole (per entrambe +1,1%) e per il Centro (+0,8%).
14/03/2023 - Nel 2022, rispetto all’anno precedente, l’export in valore mostra una crescita molto sostenuta (+20,0%) e
diffusa a livello territoriale, seppure con intensità diverse: l’aumento delle esportazioni è molto marcato per
le Isole (+58,0%), intorno alla media nazionale per il Centro (+23,4%) e il Nord-ovest (+19,6%),
relativamente più contenuto per il Nord-est (+16,0%) e il Sud (+15,4%).
Nel complesso del 2022, tutte le regioni italiane registrano incrementi dell’export in valore, a eccezione del
Molise (-12,1%): i più marcati per Marche (+82,0%), Sardegna (+61,8%) e Sicilia (+56,0%), i più contenuti
per Basilicata (+0,4%) e Abruzzo (+2,1%). La performance positiva della Lombardia (+19,1%) spiega da
sola un quarto della crescita dell’export nazionale.
Nel 2022, l’aumento delle vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici da Marche, in
particolare, e Toscana e di metalli di base e prodotti in metallo dalla Lombardia spiega per 2,9 punti
percentuali la crescita dell’export nazionale; un ulteriore contributo di 1,6 punti deriva dalle esportazioni di
prodotti petroliferi raffinati da Sicilia e Sardegna. All’opposto, la contrazione dell’export di autoveicoli da
Abruzzo, Lombardia, Toscana, Molise e Lazio fornisce un contributo negativo di 0,4 punti percentuali alla
variazione delle esportazioni.
Nell’insieme dell’anno, i contributi maggiori alla crescita su base annua dell’export nazionale derivano
dall’aumento delle vendite della Lombardia verso Stati Uniti (+37,0%), Germania (+20,3%), Svizzera
(+31,9%), Spagna (+27,7%) e Francia (+13,9%), delle Marche verso Belgio (+345,5%) e Stati Uniti
(+155,5%) e dell’Emilia-Romagna verso gli Stati Uniti (+31,2%). Per contro, apporti negativi provengono
dal calo dell’export di Toscana (-14,2%) e Veneto (-9,7%) verso la Svizzera, di Lombardia e Piemonte
verso la Russia (rispettivamente -24,5% e -36,7%) e dell’Emilia-Romagna verso il Giappone (-19,6%).
Nord-ovest e in rallentamento per le altre ripartizioni.
La crescita dell’export in valore nel 2022 – condizionata dai rialzi dei
prezzi diffusi a livello merceologico – riguarda tutte le ripartizioni ma con
dinamiche differenziate: è molto sostenuta e più marcata rispetto al
2021 per le Isole, spinta soprattutto dalle vendite di prodotti della
raffinazione; più accentuata anche per il Centro, trainata dalle vendite di
prodotti farmaceutici, e per il Sud, grazie anche alla positiva dinamica
delle vendite di prodotti alimentari, mentre è in lieve rallentamento per il
Nord.
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