Sud chiama Nord: "ATM, Il Tar ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture"

SUD CHIAMA NORD: “Il TAR ci dà ragione. La legge non si piega alle lobby del trasporto pubblico locale”. Il TAR di Catania ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Messina, sospendendo il provvedimento con cui la Regione Siciliana – sulla base di una circolare priva di fondamento normativo – aveva vietato all’ATM di proseguire il servizio di trasporto pubblico urbano esteso al Comune di Villafranca Tirrena. Messsina, 15 ott 2025 - La decisione dei giudici amministrativi conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto: una circolare non può scavalcare la legge e non può essere utilizzata per mortificare la volontà del Parlamento siciliano.  “Il TAR – afferma Cateno De Luca, capogruppo di Sud chiama Nord – ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture che, accogliendo il ricorso dei privati, voleva cancellare un servizio efficiente e apprezzato come quello dell’ATM verso Villafranca Tirrena. Avevamo ragione sulla bontà della norma e sulla correttezza dell’azion...

Maria Luisa Spaziani: dall'Università di Messina al Comprensivo di Torino, nel quartiere in cui visse

Presente la sorella Bianca Maria, il 29 marzo 2023 l’Istituto comprensivo di via Luserna di Rorà a Torino è stato intitolato alla poetessa Maria Luisa Spaziani, nata a Torino il 7 dicembre 1922 e morta a Roma il 30 giugno 2014. M. L. Spaziani venne chiamata ad insegnare all'Università di Messina lingua e letteratura tedesca, quindi nello stesso ateneo ebbe l'incarico di lingua e letteratura francese. La statura intellettuale di Maria Luisa Spaziani superò i confini nazionali. Buona parte del libro di poesie L'occhio del ciclone (1970) fu ispirato dalla sua esperienza vissuta in Sicilia, con i suoi paesaggi e il suo mare.

29/03/2023 - Maria Luisa Spaziani è stata poetessa, traduttrice e aforista. Nel 1956 in seguito al tracollo economico della fabbrica paterna fu costratta a cercare un impiego stabile, come insegnante di francese in un collegio di Torino. Negli anni 1955 e 1957 Maria Luisa Spaziani insegnò lingua e letteratura francese presso il liceo scientifico del collegio Facchetti di Treviglio. Nel 1958 sposò Elémire Zolla, studioso della tradizione mistica ed esoterica. Il legame con Zolla finì nel 1960, e il matrimonio venne sciolto.

La Spaziani venne quindi chiamata ad insegnare all'Università di Messina lingua e letteratura tedesca fino a quando non si liberò, nello stesso ateneo, l'incarico di lingua e letteratura francese. La statura intellettuale di Maria Luisa Spaziani superò i confini nazionali: nei viaggi in Francia e negli Stati Uniti la poetessa ebbe tra l'altro modo di conoscere personalità di rilievo assoluto del Novecento letterario come Ezra Pound, Thomas Stearns Eliot, Jean-Paul Sartre.

Buona parte del libro di poesie L'occhio del ciclone (1970) fu ispirato dalla sua esperienza vissuta in Sicilia, con i suoi paesaggi e il suo mare, cui fanno seguito raccolte sempre più "diaristiche" e "impure" come Transito con catene (1977) e Geometria del disordine (1981), che si aggiudica il Premio Viareggio per la poesia.

"M.L. Spaziani è stata una figura importante della storia letteraria del Novecento, che visse nel nostro quartiere" – ha spiegato il dirigente scolastico dell’istituto, Pietro Perrone. Studiò e si laureò a Torino e fu un esempio per molte donne – ha detto la presidente della Circoscrizione 3, Francesca Troise – e condivise la sua passione letteraria con il Premio Nobel Eugenio Montale.

Intitolare una scuola a una così grande figura femminile è stata una felice intuizione – ha affermato la presidente del Consiglio Comunale, Maria Grazia Grippo – per celebrare una donna che ha saputo superare i limiti dell’epoca in cui visse. È anche un modo per colmare il divario di genere nelle intitolazioni – ha concluso – come mi sto impegnando a fare come presidente della Commissione Toponomastica sin dall’inizio del mio mandato.

L’assessora all’Istruzione della Città di Torino, Carlotta Salerno, ha sottolineato l’importanza del dare il nome alle cose, conferendo loro un’identità, in questo caso per non perdere la memoria di una grande letterata come Maria Luisa Spaziani.

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