Biglietti aerei per i residenti in Sicilia: come usufruire di contributi per l’acquisto dei biglietti

  Sconto sul prezzo dei biglietti aerei per i residenti in Sicilia Confconsumatori: «Una misura ancora poco conosciuta». Agevolazioni anche per i passeggeri con disabilità. Come presentare la richiesta di contributo. Catania, 7 maggio 2024 – Confconsumatori ricorda ai residenti in Sicilia l’opportunità – ancora poco conosciuta – di usufruire di contributi per l’acquisto dei biglietti aerei. IL PROVVEDIMENTO – Il contributo sul costo dei biglietti aerei in favore dei residenti in Sicilia, con l’abbattimento fino al 50% delle tariffe per i voli da e per Milano e Roma già parzialmente previsto dalla Regione a novembre 2023, è stato esteso a tutti i collegamenti nazionali da e per gli aeroporti siciliani, anche per le piccole tratte. È quanto prevede il Ddg 301 della Regione Sicilia del 14 marzo 2024 con l’obiettivo di garantire collegamenti aerei da e per la Sicilia e sarà applicabile sui biglietti aerei acquistati per voli dal 15 marzo 2024 fino al 31 dicembre 2024. IL CONTRIBUTO – Il co

Lavoratori domestici: diminuiscono in modo particolare in Sicilia (-11,5%)

Nell’anno 2022 i lavoratori domestici contribuenti all’Inps sono stati 894.299, facendo registrare un decremento del 7,9% rispetto al 2021 (-76.548 lavoratori), dopo gli aumenti registrati nel biennio 2020-2021 legati a una spontanea regolarizzazione dei rapporti di lavoro, per consentire ai collaboratori domestici di recarsi al lavoro durante il periodo di lockdown, e all’entrata in vigore della norma che ha regolamentato l’emersione di rapporti di lavoro irregolari. A livello regionale nell’ultimo anno, i lavoratori domestici italiani diminuiscono in tutte le regioni e in modo particolare in Sicilia (-11,5%).

Roma, 21 giugno 2023 - Questi sono solo alcuni dei dati emersi in occasione del convegno “Tutto regolare? Colf, badanti e babysitter in Italia” organizzato da INPS e Nuova Collaborazione, Associazione nazionale datori di lavoro domestico, durante il quale è stato presentato il Report 2023 curato dall’«Osservatorio INPS sul lavoro domestico». 
A livello regionale nell’ultimo anno, i lavoratori domestici italiani diminuiscono in tutte le regioni e in modo particolare in Sicilia (-11,5%), Marche (-9,4%) e Basilicata (-9,4%), come i lavoratori domestici stranieri che fanno registrare i maggiori decrementi in Basilicata (-17%), Calabria (-16,3%) e Puglia (-15,7%).

Nel 2022 i lavoratori stranieri sono il 69,5% del totale; l’Europa dell’Est continua ad essere la zona geografica da cui proviene la maggior parte dei lavoratori domestici (35,4%). 

La composizione dei lavoratori per nazionalità evidenzia una forte prevalenza di lavoratori stranieri, che nel 2022 risultano essere il 69,5% del totale, quota che fa riprendere il trend decrescente, sospeso dopo 9 anni nel 2021. Nell’ultimo anno, infatti, il numero dei lavoratori stranieri è diminuito del -8,4% rispetto all’anno precedente, così come si registra una diminuzione dei lavoratori italiani pari al -6,6%.

Rispetto alla zona di provenienza, nel 2022 l’Europa dell’Est continua ad essere la zona geografica da cui proviene la maggior parte dei lavoratori domestici con 316.817 lavoratori pari al 35,4% del totale, seguiti dai 272.583 lavoratori di cittadinanza italiana (30,5%), dai lavoratori del Sud America (7,8%) e dell’Asia Orientale (6,8%). Dieci anni fa la quota di lavoratori dell’Est europeo era pari a 44,5% contro il 21,2% dei lavoratori italiani.

Analizzando i dati dei lavoratori domestici per tipologia di rapporto e zona geografica di provenienza, si osserva una prevalenza della tipologia di lavoro “Colf”, che nel 2022 interessa il 52% del totale dei lavoratori, contro il 48% della tipologia “Badante”, dieci anni fa la quota delle colf era decisamente maggioritaria, con il 61,4% dei lavoratori. La tipologia “Colf” è prevalente tra i lavoratori italiani e quasi tutti i lavoratori stranieri, ad eccezione di quelli provenienti dall’Europa dell’Est, dall’Asia Medio Orientale e dall’America Centrale, in cui prevale la tipologia “Badante”.

Nel 2022 il numero di badanti, rispetto all’anno precedente, registra un decremento pari a -5,6%, che interessa tutte le zone di provenienza, la diminuzione più elevata riguarda i lavoratori provenienti dall’America del Nord (-20,8%). Risulta essere maggiore la diminuzione del numero di colf con -9,9%, in particolare dei lavoratori provenienti dall’Africa del Nord (-25%) e dall’Asia Orientale (+17,9%), mentre il minor decremento viene fatto registrare da quelli provenienti dalle Filippine (-3,2%). 

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