Appalti pubblici, Antoci dopo il caso Palermo: "La digitalizzazione degli appalti non diventi una nuova zona grigia del malaffare”

SANITÀ E APPALTI DIGITALI, L’UE CHIAMATA A CHIARIRE DOPO IL CASO PALERMO.  Antoci: “La tecnologia negli appalti pubblici deve rafforzare la trasparenza, non renderla aggirabile.  La digitalizzazione degli appalti   deve diventare garanzia di integrità, non una nuova zona grigia dove il malaffare si reinventa.”   Bruxelles, 11/04/2025 – Un’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Palermo ha svelato un inquietante meccanismo di manipolazione delle gare pubbliche gestite attraverso piattaforme digitali. In particolare, un funzionario dell’Arnas Civico, con la complicità di soggetti privati, avrebbe eluso i controlli del sistema telematico di gara, suggerendo modifiche tecniche a un’impresa per farle ottenere l’appalto, in violazione della normativa e dei principi di imparzialità e concorrenza. Di fronte a questo allarmante caso, l’europarlamentare Giuseppe Antoci ha presentato un’interrogazione alla Commissione Europea per chiedere quali misure intenda adotta...

Micciché e arresto Mario Di Ferro: l'auto blu? Inaccettabile, se vero. Ho la coscienza a posto

Disposta la misura cautelare per sei persone, contestati, a vario titolo, diversi episodi di vendita e cessione di droga a clienti della "Palermo bene". Tra gli indagati c'è Mario Di Ferro, gestore del ristorante Villa Zito, accusato di aver procurato e ceduto cocaina, tra gli altri, all'ex presidente dell'Ars Gianfranco Miccichè che però non è indagato. Miccichè: “Sono molto sereno. Ho la coscienza a posto”


PALERMO, 29 giugno 2023 - Il gip Antonella Consiglio ha disposto una misura cautelare per sei persone alle quali vengono contestati, a vario titolo, diversi episodi di vendita e cessione di droga a clienti della "Palermo bene". Tra gli indagati c'è Mario Di Ferro, gestore del ristorante Villa Zito, accusato nel provvedimento di aver procurato e ceduto cocaina, tra gli altri, all'ex presidente dell'Ars Gianfranco Miccichè che però non è indagato. L'inchiesta è coordinata dal procuratore del capoluogo Maurizio de Lucia e dall'aggiunto Paolo Guido. Il procedimento nasce da un'intercettazione disposta nell'ambito di un'altra indagine. Da qui la necessità degli investigatori di avviare gli approfondimenti che hanno poi rivelato che il ristoratore era protagonista di una intensa attività di vendita di cocaina a una selezionata clientela, attività che svolgeva nel suo locale divenuto un luogo di spaccio.

M5S all'Ars: "Micciché acquistava la droga anche usando l'auto blu? Inaccettabile, se vero. Cosi si allarga il solco tra politica e cittadini”

"Apprendiamo dalla stampa che l'ex presidente dell'Ars, Gianfranco Micciché, avrebbe acquistato droga anche usando l'auto blu di rappresentanza. La vicenda, ove confermata, sarebbe inaccettabile e non farebbe certo bene all'immagine delle istituzioni, contribuendo ad allargare il solco, sempre più ampio, tra politica e cittadini". Lo affermano i deputati del M5S all'Ars.

Miccichè: “Sono molto sereno. Ho la coscienza a posto”

“Escludo in maniera categorica che io mi muova in macchina con lampeggiante acceso. È un errore che ho fatto nella vita di cui sono pentito. Considero molto più importante nella mia vita di essere stato onesto, non avere mai fatto male a nessuno, non avere mai rubato un centesimo. Poi ognuno di noi qualche errore nella vita lo ha fatto. L’importante è essere a posto con la propria coscienza, ed io lo sono.”
Lo scrive in una nota l’ex presidente dell’ARS, Gianfranco Miccichè.

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