Vittima di violenze: ok al distacco presso altra sede di lavoro

Vittima di violenze: ok al distacco presso altra sede di lavoro.  Una dipendente dell’Ufficio del processo presso il tribunale di Catania ha chiesto e ottenuto la proroga del distacco presso un’altra sede lavorativa, a tutela della sua incolumità. 8 mag 2024 - Dopo essere stata assunta a tempo determinato, la dipendente è stata vittima di violenze, regolarmente denunciate, che l’hanno costretta a chiedere il distacco dalla propria sede lavorativa perché non si sentiva più al sicuro. Il Tribunale di Catania le aveva però concesso il distacco fino a settembre 2024. Nel frattempo, la donna aveva denunciato altri reati contro la sua persona e il ritornare nella sede assegnatagli avrebbe messo a serio repentaglio la sua incolumità. Per tale ragione si è rivolta allo studio legale Leone-Fell & C. per ottenere la necessaria tutela. “Vista la gravità della situazione, abbiamo inoltrato un’istanza al ministero di Giustizia – spiegano i legali Francesco Leone, Simona Fell e Davide Marceca ch

Micciché e arresto Mario Di Ferro: l'auto blu? Inaccettabile, se vero. Ho la coscienza a posto

Disposta la misura cautelare per sei persone, contestati, a vario titolo, diversi episodi di vendita e cessione di droga a clienti della "Palermo bene". Tra gli indagati c'è Mario Di Ferro, gestore del ristorante Villa Zito, accusato di aver procurato e ceduto cocaina, tra gli altri, all'ex presidente dell'Ars Gianfranco Miccichè che però non è indagato. Miccichè: “Sono molto sereno. Ho la coscienza a posto”


PALERMO, 29 giugno 2023 - Il gip Antonella Consiglio ha disposto una misura cautelare per sei persone alle quali vengono contestati, a vario titolo, diversi episodi di vendita e cessione di droga a clienti della "Palermo bene". Tra gli indagati c'è Mario Di Ferro, gestore del ristorante Villa Zito, accusato nel provvedimento di aver procurato e ceduto cocaina, tra gli altri, all'ex presidente dell'Ars Gianfranco Miccichè che però non è indagato. L'inchiesta è coordinata dal procuratore del capoluogo Maurizio de Lucia e dall'aggiunto Paolo Guido. Il procedimento nasce da un'intercettazione disposta nell'ambito di un'altra indagine. Da qui la necessità degli investigatori di avviare gli approfondimenti che hanno poi rivelato che il ristoratore era protagonista di una intensa attività di vendita di cocaina a una selezionata clientela, attività che svolgeva nel suo locale divenuto un luogo di spaccio.

M5S all'Ars: "Micciché acquistava la droga anche usando l'auto blu? Inaccettabile, se vero. Cosi si allarga il solco tra politica e cittadini”

"Apprendiamo dalla stampa che l'ex presidente dell'Ars, Gianfranco Micciché, avrebbe acquistato droga anche usando l'auto blu di rappresentanza. La vicenda, ove confermata, sarebbe inaccettabile e non farebbe certo bene all'immagine delle istituzioni, contribuendo ad allargare il solco, sempre più ampio, tra politica e cittadini". Lo affermano i deputati del M5S all'Ars.

Miccichè: “Sono molto sereno. Ho la coscienza a posto”

“Escludo in maniera categorica che io mi muova in macchina con lampeggiante acceso. È un errore che ho fatto nella vita di cui sono pentito. Considero molto più importante nella mia vita di essere stato onesto, non avere mai fatto male a nessuno, non avere mai rubato un centesimo. Poi ognuno di noi qualche errore nella vita lo ha fatto. L’importante è essere a posto con la propria coscienza, ed io lo sono.”
Lo scrive in una nota l’ex presidente dell’ARS, Gianfranco Miccichè.

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