Vittima di violenze: ok al distacco presso altra sede di lavoro

Vittima di violenze: ok al distacco presso altra sede di lavoro.  Una dipendente dell’Ufficio del processo presso il tribunale di Catania ha chiesto e ottenuto la proroga del distacco presso un’altra sede lavorativa, a tutela della sua incolumità. 8 mag 2024 - Dopo essere stata assunta a tempo determinato, la dipendente è stata vittima di violenze, regolarmente denunciate, che l’hanno costretta a chiedere il distacco dalla propria sede lavorativa perché non si sentiva più al sicuro. Il Tribunale di Catania le aveva però concesso il distacco fino a settembre 2024. Nel frattempo, la donna aveva denunciato altri reati contro la sua persona e il ritornare nella sede assegnatagli avrebbe messo a serio repentaglio la sua incolumità. Per tale ragione si è rivolta allo studio legale Leone-Fell & C. per ottenere la necessaria tutela. “Vista la gravità della situazione, abbiamo inoltrato un’istanza al ministero di Giustizia – spiegano i legali Francesco Leone, Simona Fell e Davide Marceca ch

Scuola: contro bullismo ridare valore al voto in condotta


Scuola, Valditara: contro bullismo ridare valore al voto in condotta. Tra gli interventi del Mim anche la modifica dell’istituto della sospensione e il potenziamento delle attività di cittadinanza solidale

Roma, 28 giugno 2023 - Come preannunciato si è tenuto questa mattina un incontro fra il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara e lo staff tecnico del ministero. Si è data lettura della relazione conclusiva dei lavori del tavolo composto da esperti di varia estrazione e dedicato al tema del bullismo. Al termine dell'incontro sono state definite dal Ministro tre direttrici di intervento: ridare valore al comportamento dello studente e al voto di condotta; modificare l’istituto della sospensione; definire presupposti, termini e contenuto delle attività di cittadinanza solidale. Nei prossimi giorni verranno comunicati i dettagli dei singoli provvedimenti. 

Ministero dell’istruzione e del merito
Ufficio legislativo
On.le Sasso – Gruppo Lega

Signor Presidente,

Gentili Onorevoli,

ringrazio l’Onorevole interrogante, perché con il suo quesito mi

offre la possibilità di ribadire, anche in questa sede, che il mio obiettivo è

una scuola che promuova la cultura del rispetto, che ripristini

l’autorevolezza dei docenti e rimetta al centro il principio di

responsabilità, restituendo piena serenità alla comunità educante.

Abbiamo iniziato con varie misure: la chiusura del contratto,

l’assistenza dell’avvocatura dello Stato, l’assicurazione contro gli

infortuni sul lavoro, un piano casa che sarà delineato più

approfonditamente nelle prossime settimane. Oggi dobbiamo intervenire

in modo netto, in modo chiaro su alcuni passaggi che riguardano il voto

di condotta e le misure per contrastare forme di bullismo e di mancanza

di rispetto nei confronti dei docenti.

Ora il caso di Rovigo è stato un caso importante, un caso che ha

visto l’intervento diretto del Ministero per ripristinare l’adeguata

osservanza delle disposizioni normative. Dirò subito che oggi ci siamo

riuniti, con il mio staff tecnico: abbiamo delineato alcune misure che

restituiscono centralità al comportamento dello studente, abbiamo

ripensato all’istituto della sospensione. Riteniamo che tenere a casa un

ragazzo a non fare nulla sia un danno per lui, abbiamo immaginato delle

attività di cittadinanza solidale e abbiamo immaginato anche la necessità

di più scuola, più impegno, più studio nei confronti dei ragazzi che si

sono resi responsabili di atti di bullismo. Annunceremo molto presto

queste misure e, in ogni caso, ritengo che aver dato un segnale di

inversione di tendenza, un segnale di rigore, di serietà, sia importante

per i tanti docenti, per i tanti dirigenti scolastici che tutti i giorni svolgono

con grande dedizione il lavoro più bello del mondo, perché è un lavoro

che dà il futuro ai nostri giovani.
_______________
Ministero dell’Istruzione e del Merito
Ufficio Legislativo
Gruppo Noi Moderati

Signor Presidente, 
Gentili Onorevoli, 

lo scorso 22 dicembre 2022 ho emanato il decreto con le

Linee guida che hanno dato il via a importanti novità in tema di

orientamento, che considero uno strumento strategico per il

superamento delle diseguaglianze e della dispersione scolastica,

attraverso l’introduzione di due nuove figure, il docente tutor e

il docente orientatore.

Per valorizzare l’impegno professionale di queste figure, con la

scorsa legge di bilancio si è provveduto a istituire uno specifico

fondo nello stato di previsione del Ministero, con una dotazione

iniziale di 150 milioni di euro per l'anno 2023.

A tale riguardo, è indubbio che siffatte risorse possano essere

finalizzate esclusivamente a remunerare le prestazioni dei docenti

chiamati a svolgere la funzione di tutor o di docente orientatore delle

scuole statali, in quanto esse rappresentano un emolumento

accessorio che, nei nostri intendimenti, una volta confermato a

regime, dovrà essere regolato in sede contrattuale; e qui noi

entriamo proprio nell’organizzazione della didattica.

Chiarito ciò, voglio precisare che, su mia indicazione, abbiamo

comunque voluto consentire anche ai docenti delle scuole paritarie

l’accesso alla formazione propedeutica all’assunzione della funzione

di tutor e orientatore, proprio nell’ottica di garantire una base

comune dei contenuti informativi per tutti i docenti che volessero

svolgere questa funzione, indipendentemente dalla natura, statale o

paritaria, della istituzione scolastica di appartenenza.

Mi sia consentito di rimarcare che questa scelta dimostra la

particolare attenzione che questo Governo sta rivolgendo alla più

autentica attuazione delle norme che regolano la parità scolastica,

avendo cura che sia realizzato il principio di non discriminazione e di

libertà di scelta delle famiglie, che è ben scolpito nel nostro

ordinamento.

Si pongono in tale direzione ulteriori iniziative – alcune già

concluse: come il riconoscimento della partecipazione anche delle

scuole paritarie agli investimenti del PNRR, somme veramente

importanti; altre in studio proprio in questi giorni, come una più

corretta valutazione del servizio prestato dai docenti delle scuole

paritarie ai fini dei prossimi percorsi abilitanti – che testimoniano la

volontà del Governo di rimuovere antiche disparità di trattamento,

ancora sussistenti, nel percorso di riconoscimento della piena parità 

scolastica.

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