Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

Incendio Bellolampo, Chinnici (Pd Sicilia): allarme diossina, cosa sta facendo il governo Schifani?

Palermo, 29 luglio 2023 – “Quali provvedimenti siano stati adottati immediatamente dopo che l’incendio si è sviluppato e quali provvedimenti si intendono prendere per monitorare e rilevare l’eventuale stato di inquinamento dei terreni e delle coltivazioni, che potrebbero produrre danni anche a lungo termine per la salute dei cittadini palermitani e siciliani”. È questa una delle richieste di informazioni avanzata da Valentina Chinnici, deputata del Pd all’Assemblea regionale siciliana, al Presidente della Regione, Renato Schifani, attraverso un’interrogazione urgente di cui è prima firmataria sul recente incendio che ha coinvolto la discarica di Bellolampo a Palermo.

In particolare “si chiede con urgenza di capire – recita l’interrogazione – perché l’Arpa abbia eseguito rilevamenti in un solo punto di campionamento, ossia in zona Inserra; perché non sia stata monitorata e comunque messa in preventiva allerta tutta la zona che riguarda Borgo Nuovo, particolarmente vicina alla discarica di Bellolampo; perché non siano state effettuate analisi in merito alla ricaduta della diossina sui terreni, particolarmente su pascoli e su quelli coltivati; se si intendono adottare misure precauzionali al fine di scongiurare l’uso di alimenti potenzialmente contaminati dalle diossine; se ed eventualmente quali interventi sono stati programmati al fine di monitorare la qualità delle acque della falda idrica sotterranea e la stabilità delle vasche di rifiuti”.

“Considerato inoltre – conclude il documento – che incendi di tali dimensioni possono contribuire ad indebolire fortemente lo ‘scheletro’ dell’ammasso dei rifiuti, con potenziali collassamenti, anche parziali, nell’impianto e possibili conseguenti movimenti gravitativi di volumi verso il basso. Si chiede se sono state previste le opportune verifiche tecniche al fine di verificare la stabilità dello “scheletro” dell’ammasso dei rifiuti a seguito degli eventi accaduti”.

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