Trasformazioni familiari più veloci nel Mezzogiorno. La tipologia familiare della coppia con figli è quella che subirà il maggior cambiamento nei prossimi
vent’anni, non solo in Italia ma in tutte le ripartizioni geografiche. Per quanto il Mezzogiorno potrebbe
rimanere l’area del Paese con la proporzione più alta di coppie con figli, si prevede un calo di oltre
sette punti percentuali (dal 36,1% nel 2022 al 28,5% nel 2042) per tale tipologia familiare in questa
ripartizione. Analoga riduzione si prevede nel Centro (dal 29,7% al 23%), mentre nel Nord la riduzione
rimane sotto i sei punti percentuali (dal 30% al 24,2%).
29/09/2023 - La maggior parte di tale decrescita riguarda coppie con almeno un figlio sotto i 20 anni di età, rispetto
alle coppie con soli figli di 20 anni e più. Nel Nord, le prime scendono dal 19,3% del 2022 al 15,4%
del 2042 (quattro punti percentuali in meno sui sei persi dalle coppie con figli a prescindere dalle età
dei figli) e nel Centro dal 19% al 14,3% (cinque punti persi su sette complessivi). Nel Mezzogiorno le
previsioni evidenziano una crisi demografica più ampia. Qui, le coppie con almeno un figlio fino a 19
anni diminuirebbero di circa sette punti percentuali, rappresentando la quasi totalità della diminuzione
delle coppie con figli. Per le coppie con figli “giovani” si assiste, quindi, a un processo di convergenza
territoriale.
Al contrario per le coppie con figli più “maturi” permane una differenza a favore del
Mezzogiorno, in parte dovuta al fatto che in questa zona del Paese i tempi di uscita dalla famiglia di
origine sono più lunghi.
Se nel complesso dell’Italia le persone sole cresceranno dal 33,1 al 37,5%, nel territorio questo valore
medio nazionale nasce da realtà differenti: nel Centro-nord si parte da una presenza iniziale più
elevata di persone sole, pari al 34%, che tende a crescere fino a circa il 39%.
Nel Mezzogiorno, che
parte da livelli inziali più bassi di persone sole, pari al 30,3%, si prospetta uno sviluppo più rapido che
condurrà tale tipologia familiare a rappresentare il 35% nel 2042.
Le coppie senza figli continueranno a essere più diffuse al Nord, mantenendosi stabili. Un
cambiamento maggiore è previsto nel Mezzogiorno, dove, a fronte di una situazione iniziale meno
diffusa, le coppie senza figli aumenteranno dal 17,9% al 19,5%. I genitori soli al Nord risultano stabili
intorno al 10% per tutto il periodo in analisi. Al Centro e nel Mezzogiorno si riscontra una maggiore
presenza con una crescita grazie alla quale raggiungono nel 2042 rispettivamente il 12,1% e il 13,3%.
L’insieme delle trasformazioni familiari previste farà sì che la dimensione familiare media continui a
scendere sul piano nazionale (da 2,32 a 2,13 componenti) e territoriale. Il Nord e il Centro sono
caratterizzati da valori attuali identici (2,26 componenti) e dinamiche altrettanto simili, per quanto
queste ultime fanno sì che il Centro possa avere una dimensione media finale nel 2042 lievemente
più bassa (2,09 contro 2,11).
Il Mezzogiorno, grazie ai tassi di fecondità più elevati del recente passato, si è sempre connotato per
la presenza di famiglie mediamente più numerose rispetto al resto del Paese. Oggi, con livelli
riproduttivi più contenuti anche in questa area territoriale, tale primato (di 2,44 componenti nel 2022)
tende a farsi meno netto. In futuro, per quanto si preveda possa mantenerlo fino al 2042, l’aspettativa
è per un’ulteriore diminuzione fino a scendere a 2,18 componenti.
Commenti
Posta un commento
NEBRODI E DINTORNI © Le cose e i fatti visti dai Nebrodi, oltre i Nebrodi. Blog, testata giornalistica registrata al tribunale il 12/3/1992.
La redazione si riserva il diritto di rivedere o bloccare completamente i commenti sul blog. I commenti pubblicati non riflettono le opinioni della testata ma solo le opinioni di chi ha scritto il commento.