Sud chiama Nord: "ATM, Il Tar ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture"

SUD CHIAMA NORD: “Il TAR ci dà ragione. La legge non si piega alle lobby del trasporto pubblico locale”. Il TAR di Catania ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Messina, sospendendo il provvedimento con cui la Regione Siciliana – sulla base di una circolare priva di fondamento normativo – aveva vietato all’ATM di proseguire il servizio di trasporto pubblico urbano esteso al Comune di Villafranca Tirrena. Messsina, 15 ott 2025 - La decisione dei giudici amministrativi conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto: una circolare non può scavalcare la legge e non può essere utilizzata per mortificare la volontà del Parlamento siciliano.  “Il TAR – afferma Cateno De Luca, capogruppo di Sud chiama Nord – ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture che, accogliendo il ricorso dei privati, voleva cancellare un servizio efficiente e apprezzato come quello dell’ATM verso Villafranca Tirrena. Avevamo ragione sulla bontà della norma e sulla correttezza dell’azion...

Caso De Luca-Barbaro: archiviata la richiesta di risarcimento danni avanzata dall’ex procuratore

Cateno De Luca leader di Sud chiama Nord e sindaco di Taormina commenta l’odierna sentenza del tribunale di Reggio Calabria: archiviata la richiesta di Risarcimento danni avanzata dall’ex procuratore Vincenzo Barbaro. La causa avviata dall’ex procuratore Vincenzo Barbaro che aveva avanzato una richiesta di risarcimento danni di 100.000 euro in seguito a quanto raccontato nel libro "Lupara Giudiziaria", documentando 12 anni di travagliata vicenda giudiziaria. "Tutto ebbe inizio a Messina, quando decisi di aprire una battaglia contro la Procura di Messina in seguito al mio primo arresto".  

10/10/2023 - “Oggi è un giorno di giustizia e di affermazione della verità. La Procura di Reggio Calabria si è espressa sulla causa che aveva avviato l’ex procuratore Vincenzo Barbaro che aveva avanzato una richiesta di risarcimento danni di 100.000 euro in seguito a quanto raccontato nel mio libro "Lupara Giudiziaria", nel quale ho documentato i 12 anni di travagliata vicenda giudiziaria che mi ha coinvolto. Tutto ebbe inizio a Messina, quando decisi di aprire una battaglia contro la Procura di Messina in seguito al mio primo arresto. Una battaglia tesa a ristabilire la verità dei fatti.  È stato allora che il Procuratore della Repubblica Vincenzo Barbaro entrò in scena nella mia vita. Da quel momento, si scatenò una tempesta giudiziaria che durò ben 12 anni.


Durante questi anni ho dovuto affrontare un tritacarne giudiziario che sembrava non avere fine. Mi sono ritrovato contro il mondo, ma non mi sono mai piegato alle pressioni e alle difficoltà. Ho continuato a lottare con determinazione e oggi la sentenza del Tribunale di Reggio Calabria ha riconosciuto la mia posizione.


Tutto ciò che ho documentato nel mio libro è stato oggetto di approfondita analisi da parte del tribunale, che ha ritenuto di archiviare la richiesta di risarcimento danni. Questo rappresenta una chiara affermazione della verità e della correttezza delle mie azioni. Da una previsione di tre anni di condanna si è passati ad una richiesta di un anno del pubblico ministero ma Barbaro si è dovuto accontentare di una misera condanna ad 8 mesi pena sospesa che ovviamente ribalteremo in appello.


Mi sono rifiutato di dare 100 mila euro a Barbaro per transigere la lite perché nutro grande disprezzo per questo personaggio di basso calibro umano.


Oggi mi chiedo: che cosa dovrebbe fare il Procuratore Barbaro alla luce di questa sentenza?

Ho dimostrato che sono stato sempre convinto della mia posizione, la giustizia mi ha dato ragione anche stavolta e sono fiducioso che anche in appello potremo archiviare definitivamente questa storia. Perché Barbaro non mi ha mai chiesto scusa per la sua persecuzione giudiziaria bei miei confronti essendo sempre stato il “dominus” dei 18 processi e due arredi che ho subito? Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli”.

Lo afferma Cateno De Luca leader di Sud chiama Nord e sindaco di Taormina commentando l’odierna sentenza del tribunale di Reggio Calabria.

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