Scuola: FlcCgil Sicilia e Palermo, non si può morire di bullismo. Lo so che non c'entra, perchè il contesto che descrive "Albergo a ore", la struggente canzone di Marguerite Monnot, resa celebra in Italia da Herbert Pagani, è ben diverso da quello che avrebbe causato la morte del tredicenne palermitano. "Però non è giusto,morire a 13 anni e poi proprio qui". E l'ultimo viaggio lo non farà certo da solo, ci sarà tanta gente, non soltanto un furgone. Ma là dove andrà, starà benone.
Palermo, 13 novembre 2023 – “Non si può morire di bullismo. Proviamo dolore e costernazione nell'apprendere la tragica notizia del suicidio di un giovane studente palermitano. Proviamo dolore da genitori, cittadini e lavoratori del mondo della conoscenza, che si interrogano su quali e quanti siano i 'costi sociali' dei mancati investimenti in istruzione. Viviamo ormai in piena emergenza educativa, in una società che ha smarrito i valori morali edificanti, sostituendoli con esempi e modelli negativi che hanno sovvertito l'ordine e le priorità della scala valoriale". Lo dichiarano in una nota congiunta Adriano Rizza e Fabio Cirino, rispettivamente segretari della Flc Cgil Sicilia e della Flc Cgil Palermo.
"Bisogna riempire il vuoto educativo e tornare all'educazione dei sentimenti - aggiungono - l'istruzione deve tornare a puntare alla formazione ed all'educazione dei cittadini del presente e del futuro e non all' 'addestramento' dei lavoratori”.
“Non ci stancheremo mai di dire alla politica che la Scuola – concludono Rizza e Cirino – prima di essere un’agenzia formativa è un’agenzia educativa che ha il dovere di promuovere lo sviluppo psicofisico, sociale e culturale degli studenti. Bisogna smetterla con questa visione professionalizzante dell’istruzione. La scuola non deve sfornare lavoratori. Il suo compito primario è quello di crescere cittadini responsabili”.
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Centri per la famiglia, l'assessorato pubblica l'avviso per avviare le strutture
3 nov 2023 - Offrire servizi integrati ai nuclei familiari, supportarli nelle attività quotidiane e favorirne la socialità. Questo il compito dei Centri per la famiglia, per il cui avvio l'assessorato regionale della Famiglia, delle politiche sociali e del lavoro ha pubblicato uno specifico avviso. Le risorse finanziarie ammontano a 720 mila euro e a ogni proposta progettuale potrà essere assegnato un contributo massimo di 80 mila euro. L'avviso è rivolto ai distretti socio-sanitari.
«Il governo Schifani - dice l'assessore Nuccia Albano - è impegnato con diversi interventi a sostegno della famiglia, con particolare attenzione ai giovanissimi. Alcune funzioni dei Centri sono volte, infatti, alla prevenzione e al contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa, alla dispersione scolastica, al bullismo e al cyberbullismo».
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