L’Istat diffonde oggi i dati provvisori (suscettibili di revisioni) relativi al periodo maggio-luglio 2023 dell’Indagine
sugli stereotipi sui ruoli di genere e l'immagine sociale della violenza. Le stime definitive saranno rese disponibili
a conclusione dell’Indagine che è ancora in corso.
22/11/2023 - Il 48,7% degli intervistati ha
ancora almeno uno stereotipo
sulla violenza sessuale. Il 39,3%
degli uomini pensa che una
donna possa sottrarsi a un
rapporto sessuale se davvero non
lo vuole e quasi il 20% pensa che
la violenza sia provocata dal
modo di vestire delle donne.
Donna responsabile della violenza sessuale subita: pregiudizio ancora diffuso
Le stime provvisorie relative agli atteggiamenti verso la violenza sessuale suggeriscono cambiamenti analoghi a
quelli evidenziati per le opinioni sui ruoli di genere, grazie soprattutto al cambiamento negli atteggiamenti delle
donne.
Il 39,3% degli uomini ritiene che una donna sia in grado di sottrarsi a un rapporto sessuale se davvero non lo
vuole, contro il 29,7% delle donne, un uomo su cinque (19,7%) pensa che le donne possano provocare la violenza
sessuale con il loro modo di vestire rispetto al 14,6% delle donne.
Corrispondono, invece, le opinioni di uomini e donne sulla responsabilità attribuita alla donna in alcune
circostanze. Circa l’11% ritiene che una donna vittima di violenza sessuale quando è ubriaca o sotto l’effetto di
droghe sia almeno in parte responsabile, circa il 10% ritiene che se una donna dopo una festa accetta un invito
da un uomo e viene stuprata sia anche colpa sua.
Si parla di più e ci si vergogna di meno della violenza subita
La metà della popolazione (51,1% per entrambi i sessi e le varie età, dai 18 ai 74 anni nel 2022) pensa che la
violenza (fisica e/o sessuale) subita dalle donne da parte dei propri mariti/compagni sia un fenomeno
abbastanza diffuso, mentre il 28,8% pensa che sia molto diffuso.
Soltanto il 17,9% ritiene che si parla sempre più spesso della violenza sulle donne perché è aumentata, mentre
emergono, come possibili motivi, il fatto che le donne se ne vergognano di meno (31,4%), il lavoro dei media nel
diffondere le notizie (23,2%) e la presenza di iniziative di sensibilizzazione e servizi a favore delle vittime
(15,8%).
Tra le possibili cause della violenza sono riportate più frequentemente la considerazione della donna come
oggetto di proprietà (83,3%), il bisogno dell’uomo di sentirsi superiore alla moglie/compagna (75,9%), la
difficoltà dell’uomo a gestire la rabbia (75,1%).
Poche differenze tra uomo e donna sulle qualità personali ritenute
importanti
Le qualità che sono ritenute più importanti, sia in un uomo, sia in una donna, sono la sincerità, l’affidabilità, la
capacità di essere comprensivi e accoglienti e l’intelligenza, senza differenze significative tra maschi e
femmine.
Le donne quasi sempre assegnano alle diverse qualità un’importanza leggermente superiore rispetto a quella
espressa da parte degli uomini. I valori sono più alti per gli uomini rispetto alle donne, solo riguardo
l’importanza dell’attitudine al comando, sia in un uomo sia in una donna, e l’importanza della bellezza in una
donna.
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