I Finanzieri del Comando Provinciale di Palermo hanno sequestrato 2 tonnellate di sigarette di contrabbando, rinvenute all’interno di 2 furgoni sottoposti a controllo a Palermo. Nel corso di specifiche attività anticontrabbando e anticontraffazione, una pattuglia del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo ha sottoposto a controllo, due furgoni a Palermo. L’ispezione dei mezzi permetteva di rinvenire 10.000 stecchedi sigarette di contrabbando riportanti i marchi Chesterfield e Merit.
Palermo, 18/01/2024 - II Finanzieri del Comando Provinciale di Palermo hanno sequestrato 2 tonnellate di sigarette di contrabbando,
rinvenute all’interno di 2 furgoni sottoposti a controllo a Palermo.
In particolare, nel corso di specifiche attività anticontrabbando e anticontraffazione, una pattuglia del Nucleo di
Polizia Economico-Finanziaria di Palermo ha sottoposto a controllo, due furgoni a Palermo, in via Ernesto
Basile.
L’accurata ispezione dei mezzi operata dai finanzieri permetteva di rinvenire complessivamente 10.000 stecche
di sigarette di contrabbando riportanti i marchi Chesterfield e Merit.
Le sigarette, per un peso complessivo di 2.000 kg sono state prontamente sottoposte a sequestro, impedendone
l’immissione sul mercato nero della città che avrebbe fruttato, al dettaglio, ricavi per circa 350.000 euro.
I due conducenti, di nazionalità italiana, sono stati tratti in arresto in flagranza di reato per il delitto di
contrabbando e messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che lo scorso 15 gennaio ha convalidato l’arresto.
Prosegue senza sosta l’attività della Guardia di Finanza a contrasto dei traffici illeciti, per la tutela della sicurezza
economico - finanziaria dei cittadini e della concorrenza, mantenendo costantemente alta l’attenzione verso i
fenomeni illeciti utilizzati anche per finanziare le associazioni criminali.
La costante azione di contrasto al fenomeno del contrabbando di sigarette, che ancora oggi rappresenta un
crimine diffuso e ben organizzato, contribuisce altresì a difendere la salute dei consumatori rispetto ai rischi
derivanti dalla totale mancanza di controlli sulla qualità dei prodotti.
Si evidenzia che il provvedimento in parola è stato emesso sulla scorta degli elementi probatori acquisiti in fase
di indagine preliminare, pertanto, in attesa di giudizio definitivo, sussiste la presunzione di innocenza.
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