Biologi della Sicilia: nessuna norma consente ai farmacisti di erogare prestazioni sanitarie a carico del SSN in ambienti esterni

IL TAR PALERMO ACCOGLIE IL RICORSO PROPOSTO DA FEDERBIOLOGI E ALCUNE STRUTTURE CONVENZIONATE - CON L’INTERVENTO AD ADIUVANDUM DELL’ORDINE DEI BIOLOGI DELLA SICILIA - ED ESCLUDE LA POSSIBILITÀ DI EROGARE PRESTAZIONI SANITARIE A CARICO DEL SSN IN LOCALI ESTERNI ALLE FARMACIE.  22/04/2025 - Nel 2024 Federbiologi e diverse strutture sanitarie specialistiche hanno impugnato gli atti dell’Assessorato Regionale della Salute con cui era stata prevista, tra l’altro, la possibilità delle farmacie di somministrare - anche fuori dai locali della farmacia stessa - i “test autodiagnostici” (ovvero i test gestibili direttamente dai pazienti) nonché di erogare altri servizi sanitari (telemedicina, holter cardiaco, elettrocardiogramma, spirometria, indagini strumentali ecc.). Nell’ambito dei suddetti giudizi, è intervenuto, chiedendo l’accoglimento del ricorso, l’Ordine dei Biologi della Sicilia, difeso dall’avv. Girolamo Rubino.  In particolare, l’avv. Rubino - nell’interesse dell’Ordine dei ...

Coppie omogenitoriali, Miccichè e Chinnici: "Schifani solleciti Roma sulla trascrizione dei figli"

Diritti: Miccichè e Chinnici, Schifani solleciti Roma sulla trascrizione dei figli delle coppie omogenitoriali

Palermo, 21 febbraio 2024 – “Il Parlamento nazionale legiferi sulla trascrizione dei figli delle coppie omogenitoriali per colmare un vuoto normativo che di fatto crea gravi e inaccettabili discriminazioni nei confronti dei figli e dei loro genitori”. Lo chiedono un numeroso gruppo di deputati dell’Assemblea Regionale Siciliana (ARS), attraverso una mozione parlamentare, sollecitata dal Comitato transpartitico Esistono i diritti, che vede come primi firmatari Gianfranco Miccichè e Valentina Chinnici. La mozione è stata sottoscritta trasversalmente da tutti i deputati e le deputate dei gruppi PD, Sud chiama Nord e M5S, nonché da Stefano Pellegrino deputato all’ARS di Forza Italia.
“Si impegna il Governo della Regione e per esso il Presidente della Regione – si legge nel testo dell’atto parlamentare – a sollecitare il Parlamento nazionale a discutere la proposta di legge già depositata alla Camera sull’argomento e comunque a modificare la normativa per porre fine alle discriminazioni in essere che determinano una grave violazione dei diritti preminenti del minore, dando seguito al monito espresso dalla Corte costituzionale con le sentenze 32 e 33 del 2021, nonché per riconoscere l’eguaglianza e la pari dignità di tutte le famiglie”.

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