Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

Incendi a Gioiosa Marea e Piraino: ai domiciliari con braccialetto elettronico per incendio plurimo aggravato

AVREBBE APPICCATO SEI INNESCHI IN PUNTI DIVERSI, NEI TERRITORI DI GIOIOSA MAREA E PIRAINO CAUSANDO INCENDI CHE HANNO INTERESSATO TERRITORI SOTTOPOSTI A VINCOLO PAESAGGISTICO E RISCHIO IDROGEOLOGICO. UN UOMO ARRESTATO DAI CARABINIERI

27 marzo 2024 - Questa mattina, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Patti e della Stazione di Gioiosa Marea hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari, con l’applicazione del braccialetto elettronico, emessa dal GIP del Tribunale di Patti, su richiesta della locale Procura della Repubblica, guidata dal dott. Angelo Vittorio Cavallo, nei confronti di un uomo di Gioiosa Marea, sul cui conto il Giudice, nel rispetto della presunzione di non colpevolezza fino a sentenza definitiva, ha riconosciuto gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato di incendio boschivo plurimo aggravato.

I fatti risalgono alle prime ore della mattinata del 23 ottobre 2023, quando un’area boschiva, sottoposta a vincolo paesaggistico e a rischio idrogeologico, compresa nei territori dei Comuni di Gioiosa Marea e Piraino, era stata interessata in un arco di tempo ristretto da più incendi. L’intervento dei soccorritori aveva limitato il propagarsi delle fiamme che tuttavia avevano ormai distrutto oltre 800 mq di fitta vegetazione e macchia mediterranea, giungendo quasi in prossimità di abitazioni e lambendo il capannone di una falegnameria.

L’attività investigativa dei Carabinieri è stata sviluppata attraverso l’ispezione dei luoghi, che ha consentito di individuare tracce e reperti utili alle indagini, e preziose testimonianze rese da alcuni cittadini della zona. Dagli accertamenti, è emerso che il presunto piromane, quella mattina, avrebbe appiccato, verosimilmente con un accendino, in un breve lasso di tempo, ben sei inneschi a poca distanza l’uno dall’altro, dai quali si sono poi sviluppate le fiamme, poi arginate e spente dall’intervento dei Vigili del fuoco.

Le indagini sono state supportate anche dell’ausilio di personale dell’area tecnica del Comune di Gioiosa Marea, che ha permesso di ricostruire fedelmente i punti di innesco delle fiamme, secondo la loro sequenza temporale e spaziale, e la direttrice percorsa dall’autore degli inneschi.

L’arresto segue altre analoghe indagini avviate a seguito degli incendi che si sono verificati alla fine dell’estate e nell’autunno scorsi, nell’ambito delle quali i Carabinieri delle Compagnie di Patti e Mistretta, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Patti, nei mesi di ottobre e dicembre, in due distinte circostanze, hanno eseguito l’arresto di 2 persone, di cui una sorpresa in flagranza di reato, ritenute responsabili di incendio boschivo e poi condannate.

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