Ponte sullo Stretto, un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia

Ponte sullo Stretto. Di Paola (M5S): Il Ministro Salvini restituisca il miliardo e trecento milioni scippati ai siciliani. Siracusano, a Messina in scena i soliti professionisti del ‘no’. Ponte sullo Stretto: Federconsumatori aderisce al corteo nazionale del 29 novembre, contro  un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia. Messina 29 novembre 2025 - "Oggi sarò in piazza con i cittadini e le associazioni “No Ponte” per dire no al progetto del ponte sullo Stretto. Un’opera costosissima e rischiosa, che mette a repentaglio territorio, ambiente e sicurezza sismica, mentre le risorse potrebbero essere investite in infrastrutture realmente utili per il Sud. La prossima settimana presenterò un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture per chiedere chiarimenti su gravi criticità evidenziate dalla Corte dei conti: mancata trasparenza sulle interlocuzioni con la Commissione europea, carenze nelle valutazioni ambientali, violazio...

Incendi a Gioiosa Marea e Piraino: ai domiciliari con braccialetto elettronico per incendio plurimo aggravato

AVREBBE APPICCATO SEI INNESCHI IN PUNTI DIVERSI, NEI TERRITORI DI GIOIOSA MAREA E PIRAINO CAUSANDO INCENDI CHE HANNO INTERESSATO TERRITORI SOTTOPOSTI A VINCOLO PAESAGGISTICO E RISCHIO IDROGEOLOGICO. UN UOMO ARRESTATO DAI CARABINIERI

27 marzo 2024 - Questa mattina, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Patti e della Stazione di Gioiosa Marea hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari, con l’applicazione del braccialetto elettronico, emessa dal GIP del Tribunale di Patti, su richiesta della locale Procura della Repubblica, guidata dal dott. Angelo Vittorio Cavallo, nei confronti di un uomo di Gioiosa Marea, sul cui conto il Giudice, nel rispetto della presunzione di non colpevolezza fino a sentenza definitiva, ha riconosciuto gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato di incendio boschivo plurimo aggravato.

I fatti risalgono alle prime ore della mattinata del 23 ottobre 2023, quando un’area boschiva, sottoposta a vincolo paesaggistico e a rischio idrogeologico, compresa nei territori dei Comuni di Gioiosa Marea e Piraino, era stata interessata in un arco di tempo ristretto da più incendi. L’intervento dei soccorritori aveva limitato il propagarsi delle fiamme che tuttavia avevano ormai distrutto oltre 800 mq di fitta vegetazione e macchia mediterranea, giungendo quasi in prossimità di abitazioni e lambendo il capannone di una falegnameria.

L’attività investigativa dei Carabinieri è stata sviluppata attraverso l’ispezione dei luoghi, che ha consentito di individuare tracce e reperti utili alle indagini, e preziose testimonianze rese da alcuni cittadini della zona. Dagli accertamenti, è emerso che il presunto piromane, quella mattina, avrebbe appiccato, verosimilmente con un accendino, in un breve lasso di tempo, ben sei inneschi a poca distanza l’uno dall’altro, dai quali si sono poi sviluppate le fiamme, poi arginate e spente dall’intervento dei Vigili del fuoco.

Le indagini sono state supportate anche dell’ausilio di personale dell’area tecnica del Comune di Gioiosa Marea, che ha permesso di ricostruire fedelmente i punti di innesco delle fiamme, secondo la loro sequenza temporale e spaziale, e la direttrice percorsa dall’autore degli inneschi.

L’arresto segue altre analoghe indagini avviate a seguito degli incendi che si sono verificati alla fine dell’estate e nell’autunno scorsi, nell’ambito delle quali i Carabinieri delle Compagnie di Patti e Mistretta, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Patti, nei mesi di ottobre e dicembre, in due distinte circostanze, hanno eseguito l’arresto di 2 persone, di cui una sorpresa in flagranza di reato, ritenute responsabili di incendio boschivo e poi condannate.

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