Corruzione e truffa, arrestato un ex senatore PD di Marsala: la facile fine che può fare il denaro finanziato dall'Ue

Corruzione e truffa, arrestati un ex senatore e politici locali di Marsala per un giro di corruzione e frode all'Unione Europea, che vede coinvolto l'ex senatore Antonio Papania (PD). Tra i destinatari del provvedimento restrittivo, alcuni consiglieri comunali di Marsala. La frode all'Unione Europea per due centri di formazione dà l'idea della fine che possono fare ingenti somme di denaro, elargito dall'Ue. Coinvolto l'ex senatore del Partito Democratico Antonio Papania (già in carcere per precedenti condanne), destinatario del provvedimento restrittivo assieme ad alcuni consiglieri comunali di Marsala. Gli indagati avrebbero utilizzato indebitamente più di 8,7 milioni di euro del Fondo sociale europeo (Fse) destinati alla formazione professionale. Ulteriori 2,5 milioni sarebbero stati erogati a breve.  

PALERMO, 17 ottobre 2024 - Sequestro da 9 milioni di euro a Marsala, 4 arresti domiciliari e misure interdittive. E' il bilancio di una indagine della Procura Europea e dei pm di Marsala su un giro di corruzione e frode all'Unione Europea per due centri di formazione. Coinvolto l'ex senatore del Partito Democratico Antonio Papania (già in carcere per precedenti condanne), destinatario del provvedimento restrittivo assieme ad alcuni consiglieri comunali di Marsala. Gli indagati avrebbero utilizzato indebitamente più di 8,7 milioni di euro del Fondo sociale europeo (Fse) destinati alla formazione professionale. 

L'inchiesta della Guardia di Finanza ha portato alla luce un imponente sistema corruttivo-clientelare che si avvale di fondi pubblici europei destinati (si fa per dire) alla formazione professionale. La vicenda corruttiva ruota attorno al Movimento VIA, acronimo di Valori, Impegno, fondato nel 2020 per iniziativa dell'ex senatore Antonino Papania, con l'obiettivo di diventare interlocutore affidabile per il territorio provinciale e regionale. 

L'indagine, che ha coinvolto figure politiche di spicco della provincia di Trapani, si è concentrata sul CE.SI.FO.P. (Centro Siciliano per la Formazione Professionale) e sull'Associazione TAI, ambedue enti che ricevevano fondi europei e regionali per la formazione. L'inchiesta ha rivelato che i fondi europei incassati dagli enti di formazione, destinati a progetti del Fondo Sociale Europeo 2014/2020, venivano utilizzati in modo improprio: oltre 8,7 milioni di euro destinati alla formazione per attività e azioni mai realizzate. 

Circa 800 mila euro sono stati già incassati e impiegati per spese personali e per finanziare il Movimento VIA, mentre ulteriori 2,5 milioni sarebbero stati erogati a breve. Sequestrato quasi 1 milione di euro destinato ad attività illecite, bloccati ulteriori 8 milioni di euro già finanziati. Tra i nomi di spicco nell'inchiesta figurano Ignazio Chianetta, e i consiglieri Pino Ferrantelli, Vanessa Titone, Michele Accardi.  

 “Ancora una volta un sodalizio criminale in Sicilia mette le mani sui fondi europei. Il nostro ringraziamento va alla Procura Europea e aòòa Procura e ai ai pubblici ministeri di Marsala che hanno sgominato un giro di corruzione e frode che vede coinvolto un ex senatore del Pd e alcuni consiglieri comunali della provincia di Trapani. Le 14 misure cautelari e il sequestro di ben 9 milioni di euro testimoniano l’ampiezza di questa ‘lobby di potere’ come è stata definita dagli stessi inquirenti. Le bande criminali siciliane hanno fatto il salto di qualità e sfruttano sempre di più le opportunità di sviluppo concesse dai fondi europei per moltiplicare i loro affari illeciti. Il ruolo della Procura europea è di conseguenza sempre più fondamentale per restituire giustizia laddove oggi c’è invece solo affarismo e corruzione, che sono l’anticamera del sottosviluppo”, così in una nota Giuseppe Antoci, europarlamentare del Movimento 5 Stelle.

Commenti