Biologi della Sicilia: nessuna norma consente ai farmacisti di erogare prestazioni sanitarie a carico del SSN in ambienti esterni

IL TAR PALERMO ACCOGLIE IL RICORSO PROPOSTO DA FEDERBIOLOGI E ALCUNE STRUTTURE CONVENZIONATE - CON L’INTERVENTO AD ADIUVANDUM DELL’ORDINE DEI BIOLOGI DELLA SICILIA - ED ESCLUDE LA POSSIBILITÀ DI EROGARE PRESTAZIONI SANITARIE A CARICO DEL SSN IN LOCALI ESTERNI ALLE FARMACIE.  22/04/2025 - Nel 2024 Federbiologi e diverse strutture sanitarie specialistiche hanno impugnato gli atti dell’Assessorato Regionale della Salute con cui era stata prevista, tra l’altro, la possibilità delle farmacie di somministrare - anche fuori dai locali della farmacia stessa - i “test autodiagnostici” (ovvero i test gestibili direttamente dai pazienti) nonché di erogare altri servizi sanitari (telemedicina, holter cardiaco, elettrocardiogramma, spirometria, indagini strumentali ecc.). Nell’ambito dei suddetti giudizi, è intervenuto, chiedendo l’accoglimento del ricorso, l’Ordine dei Biologi della Sicilia, difeso dall’avv. Girolamo Rubino.  In particolare, l’avv. Rubino - nell’interesse dell’Ordine dei ...

Siciliacque: Nel bel mezzo della più pesante crisi idrica degli ultimi vent’anni con turni che vanno oltre le 13 ore

Siciliacque, Federenergia Cisal: “Nessuna risposta dall’azienda, pronti allo sciopero”. Nel bel mezzo della più pesante crisi idrica degli ultimi vent’anni Siciliacque pensa di poter garantire i servizi con un personale ridotto all’osso, facendo un massiccio e non più accettabile ricorso agli straordinari, con turni che spesso vanno oltre le 13 ore giornaliere.

Palermo, 20 novembre 2024 – “La pazienza dei lavoratori è finita: convocata in Prefettura a Palermo, Siciliacque non ha fornito risposte
a nessuna delle legittime rivendicazioni avanzate da Federenergia Cisal e la conseguenza non potrà che essere la continuazione della nostra protesta con la proclamazione dello sciopero per l’inizio di dicembre”. Lo dice Raffaele Loddo di Federenergia Cisal, in seguito
alla convocazione in Prefettura, a Palermo, tenutasi ieri.

“Nel bel mezzo della più pesante crisi idrica degli ultimi vent’anni –
spiega Loddo – Siciliacque pensa di poter garantire i servizi con un
personale ridotto all’osso, facendo un massiccio e non più accettabile
ricorso agli straordinari, con turni che spesso vanno oltre le 13 ore
giornaliere e reperibilità che superano in alcuni le casi le 12
giornate al mese. 

Da anni attendiamo l'automazione, a questo si
aggiunga il concreto rischio di non rinnovare gli interinali, la
mortificazione delle professionalità e una nuova struttura aziendale
che riteniamo inefficace. Se Siciliacque pensa di poter andare avanti
con carichi di lavoro insostenibili, si sbaglia di grosso: siamo
pronti a incrociare le braccia”.

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