Crollo delle nascite: un ddl del M5S all'Ars per aiutare le donne a decidere quando diventare mamme

Contrasto al crollo delle nascite, ddl all'Ars del M5S per aiutare le donne a preservare la fertilità in età non più giovanissima e a decidere con serenità quando diventare mamme PALERMO, 31/10/2025.  Dare alle donne la libertà di scegliere con maggiore serenità quando diventare madri e contrastare il forte calo delle nascite che interessa la Sicilia e l’intero Paese: è questo il duplice obiettivo del ddl del M5S appena presentato all'Ars, a firma della deputata Cristina Ciminnisi, che ha lavorato al testo con Martina Ardizzone, quando questa era ancora deputata 5 Stelle a Sala d'Ercole. La norma mira a favorire l'accesso delle donne al cosiddetto social freezing, ovvero la possibilità di conservare i propri ovociti in giovane età per avere figli in un momento successivo della vita tramite tecniche di procreazione medicalmente assistita. Molte donne, infatti, per motivi di lavoro, studio o difficoltà economiche, si trovano a rimandare la maternità, riducendo così le pro...

Siciliacque: Nel bel mezzo della più pesante crisi idrica degli ultimi vent’anni con turni che vanno oltre le 13 ore

Siciliacque, Federenergia Cisal: “Nessuna risposta dall’azienda, pronti allo sciopero”. Nel bel mezzo della più pesante crisi idrica degli ultimi vent’anni Siciliacque pensa di poter garantire i servizi con un personale ridotto all’osso, facendo un massiccio e non più accettabile ricorso agli straordinari, con turni che spesso vanno oltre le 13 ore giornaliere.

Palermo, 20 novembre 2024 – “La pazienza dei lavoratori è finita: convocata in Prefettura a Palermo, Siciliacque non ha fornito risposte
a nessuna delle legittime rivendicazioni avanzate da Federenergia Cisal e la conseguenza non potrà che essere la continuazione della nostra protesta con la proclamazione dello sciopero per l’inizio di dicembre”. Lo dice Raffaele Loddo di Federenergia Cisal, in seguito
alla convocazione in Prefettura, a Palermo, tenutasi ieri.

“Nel bel mezzo della più pesante crisi idrica degli ultimi vent’anni –
spiega Loddo – Siciliacque pensa di poter garantire i servizi con un
personale ridotto all’osso, facendo un massiccio e non più accettabile
ricorso agli straordinari, con turni che spesso vanno oltre le 13 ore
giornaliere e reperibilità che superano in alcuni le casi le 12
giornate al mese. 

Da anni attendiamo l'automazione, a questo si
aggiunga il concreto rischio di non rinnovare gli interinali, la
mortificazione delle professionalità e una nuova struttura aziendale
che riteniamo inefficace. Se Siciliacque pensa di poter andare avanti
con carichi di lavoro insostenibili, si sbaglia di grosso: siamo
pronti a incrociare le braccia”.

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