Ponte sullo Stretto, un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia

Ponte sullo Stretto. Di Paola (M5S): Il Ministro Salvini restituisca il miliardo e trecento milioni scippati ai siciliani. Siracusano, a Messina in scena i soliti professionisti del ‘no’. Ponte sullo Stretto: Federconsumatori aderisce al corteo nazionale del 29 novembre, contro  un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia. Messina 29 novembre 2025 - "Oggi sarò in piazza con i cittadini e le associazioni “No Ponte” per dire no al progetto del ponte sullo Stretto. Un’opera costosissima e rischiosa, che mette a repentaglio territorio, ambiente e sicurezza sismica, mentre le risorse potrebbero essere investite in infrastrutture realmente utili per il Sud. La prossima settimana presenterò un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture per chiedere chiarimenti su gravi criticità evidenziate dalla Corte dei conti: mancata trasparenza sulle interlocuzioni con la Commissione europea, carenze nelle valutazioni ambientali, violazio...

Delitto Mattarella: due sicari di Totò Riina indagati esecutori materiali

La Procura di Palermo torna a indagare sull'omicidio del presidente della Regione siciliana Piersanti Mattarella, assassinato il 6 gennaio del 1980 sotto gli occhi della moglie, Irma Chiazzese, sulla porta della propria abitazione, a Palermo. Come riporta il quotidiano la Repubblica, a firma di Salvo Palazzolo, i killer sarebbero due uomini d'onore, i boss ergastolani Madonia e Lucchese.

4 genn 2025 - Antonino Madonia e Giuseppe Lucchese, detenuti all'ergastoloAsono indagati dalla Procura della Repubblica di Palermo che ha riaperto l’inchiesta e interrogato nuovamente diversi collaboratori di giustizia, iscrivendo nel registro degli indagati due mafiosi, fidati di Totò Riina. Antonino Madonia e Giuseppe Lucchese sono entrambi in carcere da più di 30 anni, per altri omicidi omicid commessi come sicari di Riina. 
Resta l’ombra dei legami con l’estrema destra nell’inchiesta sull’omicidio del presidente della Regione siciliana, Piersanti Mattarella, assassinato il 6 gennaio 1980 a Palermo. Si tratta di soggetti legati alla mafia accusati di essere stati i sicari dell’esponente della Dc, fratello del Capo dello Stato Sergio Mattarella. Già condannati in via definitiva i mandanti, che facevano parte della commissione di Cosa Nostra che aveva 'sentenziato' la condanna a morte di Mattarella. Prosciolti in via definitiva Valerio “Giusva” Fioravanti e Gilberto Cavallini, terroristi neri, dall’accusa di essere stati gli esecutori materiali del delitto, come aveva ipotizzato Giovanni Falcone. 

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