Palermo, 28 gen - La commissione Antimafia all'Ars, presieduta da Antonello Cracolici, ha audito il giornalista de La Repubblica, Salvo Palazzolo, dopo le ultime intimidazioni per le quali gli è stata assegnata la tutela. Sostegno e solidarietà sono state espresse dal presidente e dai componenti della commissione non solo a Palazzolo per il suo lavoro straordinario, ma anche ai tanti giovani cronisti, spesso precari e senza contratto, che svolgono una funzione fondamentale per far conoscere all'opinione pubblica il ruolo che ancora oggi i boss mafiosi hanno nelle nostre comunità.
Per questo motivo la commissione Antimafia ha chiesto un incontro all'Ordine dei giornalisti
siciliano per testimoniare la propria vicinanza a una professione fondamentale per la conoscenza e
la legalità. Inoltre, “Avvieremo un'indagine conoscitiva coinvolgendo tutte le istituzioni – ha detto il
presidente Cracolici – per spezzare il silenzio nei confronti della mafia che in questo momento
storico sembra essere dominante. Alle istituzioni intendiamo sottoporre la necessità di dotarsi di
strumenti in grado di far conoscere in tempo reale quanto succede tra scarcerazioni, permessi
premio e misure alternative alla detenzione di quanti, pur scontando lunghe pene, detengono ancora
segreti e sono a conoscenza di ricchezze a disposizione dei clan e che in gran parte non sono mai
state scalfite dallo Stato”. Il presidente ha espresso poi un'ulteriore preoccupazione: “Le
organizzazioni mafiose sono prevalentemente orientate a fare affari – ha detto Cracolici – tanti boss
hanno adottato la strategia della sommersione, in molti hanno interesse a riprendere antiche e nuove
relazioni col sistema economico e politico. Tutto ciò crea un grande allarme sociale. Non possiamo
permetterci il rischio di sottovalutare il ruolo che vecchi e nuovi affiliati a cosa nostra possono
rivestire nelle nostre comunità”.
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Foto di Salvo Palazzolo su Avviso Pubblico
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