Ponte sullo Stretto, un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia

Ponte sullo Stretto. Di Paola (M5S): Il Ministro Salvini restituisca il miliardo e trecento milioni scippati ai siciliani. Siracusano, a Messina in scena i soliti professionisti del ‘no’. Ponte sullo Stretto: Federconsumatori aderisce al corteo nazionale del 29 novembre, contro  un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia. Messina 29 novembre 2025 - "Oggi sarò in piazza con i cittadini e le associazioni “No Ponte” per dire no al progetto del ponte sullo Stretto. Un’opera costosissima e rischiosa, che mette a repentaglio territorio, ambiente e sicurezza sismica, mentre le risorse potrebbero essere investite in infrastrutture realmente utili per il Sud. La prossima settimana presenterò un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture per chiedere chiarimenti su gravi criticità evidenziate dalla Corte dei conti: mancata trasparenza sulle interlocuzioni con la Commissione europea, carenze nelle valutazioni ambientali, violazio...

Referendum dell'8 e 9 giugno, sul lavoro che versa in una situazione drammatica

Referendum, M5S Ars: “Precarietà del lavoro inaccettabile”. Il programma siciliano dei referendum dell'8 e 9 giugno: i quesiti referendari sul lavoro che versa in una  situazione drammatica, mentre il governo nazionale sventola statistiche fatte di vuoti numeri. 

Palermo, 8/04/2025 -  “La precarietà del lavoro è inaccettabile, così come è inaccettabile la norma assurda sui licenziamenti prevista dal Jobs Act. Va cancellata e va ridata piena dignità al lavoro per evitare l'esodo dei nostri giovani che vanno in cerca di occupazione all'estero”.
Lo afferma Roberta Schillaci, vicecapogruppo del M5S all'Ars, oggi alla presentazione del programma siciliano dei referendum dell'8 e 9 giugno, tenuta 
dalla Cgil e dai comitati civici.

“Supportiamo – dice Schillaci – i quesiti referendari sul lavoro che versa in una  situazione drammatica, mentre il governo nazionale sventola statistiche fatte di vuoti numeri che raccontano di posti di lavoro in aumento, quando sappiamo tutti che si tratta di contratti precari e di poche ore”.

“Siamo contrari invece – continua Schillaci – al quesito sulla cittadinanza. Noi sosteniamo lo Ius scholae che prevede il diritto al conferimento della cittadinanza italiana a chi ha completato un ciclo di studi di 5 anni in Italia”.

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