Sud chiama Nord: "ATM, Il Tar ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture"

SUD CHIAMA NORD: “Il TAR ci dà ragione. La legge non si piega alle lobby del trasporto pubblico locale”. Il TAR di Catania ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Messina, sospendendo il provvedimento con cui la Regione Siciliana – sulla base di una circolare priva di fondamento normativo – aveva vietato all’ATM di proseguire il servizio di trasporto pubblico urbano esteso al Comune di Villafranca Tirrena. Messsina, 15 ott 2025 - La decisione dei giudici amministrativi conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto: una circolare non può scavalcare la legge e non può essere utilizzata per mortificare la volontà del Parlamento siciliano.  “Il TAR – afferma Cateno De Luca, capogruppo di Sud chiama Nord – ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture che, accogliendo il ricorso dei privati, voleva cancellare un servizio efficiente e apprezzato come quello dell’ATM verso Villafranca Tirrena. Avevamo ragione sulla bontà della norma e sulla correttezza dell’azion...

Raddoppio ferroviario Giampilieri–Fiumefreddo: "Allarmanti i limiti di contaminazione nelle acque sotterranee"

Raddoppio ferroviario Giampilieri–Fiumefreddo: superamenti allarmanti dei limiti di contaminazione nelle acque sotterranee. Sud chiama Nord chiede un’audizione urgente all’ARS. Negli ultimi mesi sono emersi dati estremamente preoccupanti dal monitoraggio ambientale condotto lungo il tracciato del cantiere per il raddoppio ferroviario Giampilieri–Fiumefreddo, nei territori compresi tra Nizza di Sicilia e Scaletta Zanclea.

6 giu 2025 - In ben otto piezometri installati in quattro comuni – Nizza di Sicilia, Alì Terme, Itala e Scaletta – sono stati riscontrati superamenti delle soglie di contaminazione per sostanze come ferro, nichel, arsenico, antimonio, solfati, fluoruri e nitriti. Il caso più emblematico è quello del piezometro ASO_C15, ad Alì Terme, dove il valore del ferro ha raggiunto 36.044 microgrammi/litro, ovvero 180 volte oltre il limite di legge fissato dal D.Lgs. 152/2006, che prevede un massimo di 200 microgrammi/litro.

Ancora una volta, ribadiamo con fermezza che non siamo contrari all’opera, ma non possiamo accettare che il cantiere diventi un danno per i nostri territori. Non è tollerabile che metà dei punti di monitoraggio presentino concentrazioni fuori norma e che, nonostante le segnalazioni, il cantiere proceda da quasi otto mesi a scartamento ridotto, tra ritardi e una gestione superficiale delle terre e rocce da scavo, in particolare a Nizza e Alì Terme.

In qualità di massima autorità sanitaria locale, ho chiesto accesso alla piattaforma di monitoraggio per avere dati in tempo reale: una richiesta rimasta inevasa per mesi, fino a quando, solo attraverso formali istanze presso gli enti competenti, siamo riusciti ad ottenere queste informazioni. E purtroppo, ancora una volta, i dati non rassicurano.

RFI, soggetto appaltante dell’opera, si trincera dietro una formula di rito prevista dall’art. 245 del D.Lgs. 152/2006:

 “A tal proposito si specifica che la scrivente non è né proprietaria, né gestore di nessuno dei siti in cui sono rilevati i superamenti delle CSC”.
Ma seppur formalmente corretta, questa dichiarazione è moralmente inaccettabile: RFI non può chiamarsi fuori quando a rischio c’è la salute dei cittadini.

Alla luce della gravità della situazione e dei ritardi nella gestione del cantiere, Sud chiama Nord presenterà una richiesta di audizione urgente presso la IV Commissione Territorio e Ambiente dell’Assemblea Regionale Siciliana, per fare chiarezza e garantire la massima tutela delle nostre comunità.

Giuseppe Lombardo
Deputato regionale – Sud chiama Nord

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