La «guardianìa popolare» contro gli incendi funziona: salvo il Monte Bonifato dai roghi per
la seconda stagione secca
L’autunno è arrivato e con esso una buona notizia: per la seconda estate di seguito il Monte
Bonifato e la Riserva Naturale Bosco d’Alcamo non sono state date alle fiamme.
Alcamo, 25 settembre 2025 - Non è un caso se questo è avvenuto: anche quest’anno infatti 28 volontari hanno partecipato alla
guardianìa antincendio, presidiando il Monte Bonifato in 10 giornate critiche per la presenza di
forti venti, per un totale di 58 ore.
Dopo che l'anno scorso la Provincia aveva sgomberato la Funtanazza dagli attivisti che avevano
dato inizio con successo alla guardianìa popolare, questa estate si è riformato un gruppo di
volontari locali che hanno ripreso e proseguito la loro opera.
Persone provenienti da Alcamo, Castellammare, Fraginesi, Calatafimi, Trapani-Erice, nonché da
altre regioni, hanno presidiato i territori muniti soltanto di giubbotti catarifrangenti e blocchi di
appunti per segnare le targhe dei veicoli, fungendo da deterrente con la loro presenza visibile:
nessun incendio è stato appiccato nelle aree protette dalla guardiania.
La guardianìa è stata organizzata dal basso, e i risultati ottenuti ne dimostrano l'efficienza, che
risulta, nonostante i mezzi limitati, di gran lunga maggiore rispetto a quella istituzionale o a
proposte legate all’uso di droni.
I volontari hanno inoltre rilevato un cambiamento nella postura delle istituzioni: rispetto all'anno
scorso, infatti, durante i turni di guardianìa è stata notata una presenza più significativa degli
operai forestali, degli addetti della Provincia alla sicurezza del Monte e della Polizia Municipale.
Tuttavia, mentre con il servizio civile e con gli operai della forestale c'è stato spirito di
collaborazione, il dialogo con Comune e Provincia non è decollato.
“Ci sono cittadine e cittadini che impiegano tempo e energie a titolo volontario e gratuito a
favore della comunità, ma ciò non esime in alcun modo le istituzioni dalle loro responsabilità. Il
Comune di Alcamo, nonostante il plauso alla nostra attività di guardianìa e le promesse di
incontro e mediazione, ha sempre ignorato le nostre numerose PEC, nelle quali abbiamo più
volte segnalato la presenza di discariche abusive a valle del Monte Bonifato: questo per quanto
il Comune avesse annunciato a inizio stagione l'acquisto di droni per poter controllare il
territorio e individuare potenziali inneschi. Di fatto, nonostante le nostre segnalazioni, i cumuli
di rifiuti stanno ancora lì, mentre il primo incendio della stagione nella Zona Sasi è proprio
partito da una discarica abusiva".
"Auspichiamo per il futuro una collaborazione reale.
Infine attendiamo ancora una risposta dalla Provincia alle nostre richieste di trasparenza
rispetto alla Funtanazza, luogo in cui è nata questa esperienza di guardianìa del Monte Bonifato
e che è diventato perciò per molti cittadini e cittadine il simbolo della lotta dal basso agli
incendi. Non abbiamo nessuna intenzione di subire passivamente il dolore per tutto ciò che è
andato in fumo e di stare a osservare l'inazione di chi dovrebbe proteggere il territorio.”
Muschio Ribelle
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