INPS: OSSERVATORIO SUGLI STRANIERI. Nel 2024 sono circa 4 milioni i lavoratori stranieri, 379 mila i pensionati e 252 mila i
beneficiari di prestazioni di disoccupazione.
È stato pubblicato oggi l’Osservatorio sugli stranieri.
1 dic 2025 - Rispetto alla popolazione residente, al Nord l’incidenza di stranieri regolarmente
presenti nel nostro Paese è tre volte superiore che al Sud: 10,3 stranieri su 100 residenti
in Italia settentrionale, 9,1 in Italia centrale e 3,5 in Italia meridionale e Isole. A livello
nazionale tale incidenza si attesta a 7,8 stranieri su 100 residenti.Nell’anno 2024 sono 4.611.267 i cittadini stranieri, comunitari e non comunitari, presenti nelle banche dati
dell’Inps, di cui 3.980.609 (86,3%) sono lavoratori attivi, 378.645 (8,2%) pensionati e 252.013 (5,5%)
percettori di prestazioni a sostegno del reddito (disoccupazione o mobilità). Il 75,4%, pari a 3,5 milioni di
persone, proviene da Paesi non comunitari, il 6,2%, circa 287 mila, da Paesi comunitari dell’UE15 (di cui non
fa più parte il Regno Unito divenuto extra UE dal 2021) e il 18,4%, circa 850 mila persone, dai restanti Paesi
dell’UE.
Dall’analisi per Paese nel 2024 troviamo che i principali Paesi di provenienza degli stranieri sono: la
Romania, con 697 mila persone (15,1% del complesso degli stranieri rilevati dagli archivi dell’Istituto),
l’Albania con quasi 446 mila persone (9,7%), Marocco (366 mila, 7,9%), Cina (229 mila, 5,0%) e Ucraina (225
mila, 4,9%).
Tra i cittadini stranieri prevale il genere maschile (57,4%), ma con forti differenze tra i Paesi, con valori
massimi per Pakistan (94,5%), Bangladesh (93,9%), Egitto (92,2%), Senegal (82,4%), India (78,2%) e Marocco
(71,3%) e valori minimi per Ucraina (21,8%), Moldova (33,6%), Perù (41,3%) e Filippine (42,8%).
Per quanto riguarda l’età, i non comunitari sono generalmente più giovani: quasi la metà ha meno di 39
anni (46,1% contro il 29,9% dei comunitari); il 42,4% ha tra i 40 e i 59 anni (contro il 52,7% dei comunitari) e
l’11,5% ha più di 60 anni (contro il 17,3% dei comunitari).
Il 61,8% degli stranieri censiti negli archivi dell’Istituto nel 2024 risiede o lavora in Italia settentrionale, il
23,1% in Italia centrale e il 15,1% nel Mezzogiorno (Italia meridionale e Isole). Rispetto alla popolazione
residente, al Nord l’incidenza degli stranieri è di 10,3 su 100 residenti, al Centro 9,1 e al Sud e Isole 3,5.
A
livello nazionale l’incidenza si attesta a 7,8 stranieri per 100 residenti.
Gli stranieri che lavorano, nel 2024 pari a circa 4 milioni, sono in maggioranza lavoratori dipendenti del
settore privato, 3,5 milioni (58,3% maschi), con una retribuzione media annua di circa 16.700 euro. In
dettaglio: 2,7 milioni lavorano in settori diversi dall’agricoltura (65,1% maschi) con retribuzione media
annua di circa 18.800 euro; circa 314 mila lavorano nel settore agricolo (75,4% maschi) con retribuzione
media di circa 9.700 euro; quasi 500 mila sono lavoratori domestici (11,0% maschi) con una retribuzione
media di circa 9.800 euro.
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A cura del Coordinamento Generale
Statistico Attuariale
Novembre 2025
Anno 2024
Osservatorio sugli stranieri
Nell’anno 2024 il numero di stranieri rilevati dall’Inps1 è pari a 4.611.267, di cui
3.980.609 lavoratori (86,3%), 378.645 pensionati (8,2%) e 252.013 percettori di
prestazioni a sostegno del reddito (5,5%).
Analizzando la serie storica dal 2015 al 2024, si rileva, nel complesso, una crescita degli
stranieri, ad eccezione dell’anno 2020 in cui si registra una lieve flessione (-0,5%).
Nel dettaglio, per gli anni dal 2015 al 2019 la crescita è rispettivamente +1,7%, +3,7%,
+3,4% e +2,6 mentre tra il 2021 e il 2024 la crescita registrata è rispettivamente
+3,3%, +5,7% + 5,1 e +4,1%.
Analizzando i dati per singolo Paese, nel 2024 si conferma la forte presenza di romeni
che con 696.630 soggetti rappresentano il 15,1% di tutti gli stranieri regolari presenti
sul territorio nazionale. Seguono gli albanesi (445.579, 9,7%), i marocchini (365.794,
7,9%), i cinesi (229.391, 5,0%), gli ucraini (225.483, 4,9%) e i bengalesi (186.053,
4,0%). Nel complesso queste sei nazioni totalizzano circa la metà degli stranieri rilevati
nelle banche dati INPS (46,6%).
Esaminando la distribuzione per Paese di provenienza e tipologia, si registra che tra i
cinesi prevalgono nettamente i lavoratori (su 229.391 soggetti, il 97,3% è occupato);
un’analoga caratterizzazione è identificabile per il Bangladesh (94,4%), il Pakistan e
l’India (92,5% di lavoratori).
La percentuale più alta di percettori di prestazioni a sostegno del reddito è invece
rilevata per l’Ucraina per la quale, su 225.483 soggetti, 19.962 risultano percettori di
prestazioni a sostegno del reddito (8,9%) mentre l’81,3% lavora e il 9,8% è
pensionato.
Analizzando il tasso di mascolinità, si osserva che i cittadini stranieri sono a prevalenza
maschile (57,4) ma con differenze notevoli tra singoli Paesi. Il tasso più alto è detenuto
da Pakistan (94,5), Bangladesh (93,9), Egitto (92,2), Senegal (82,4), India (78,2) e
Marocco (71,3). Al contrario Ucraina, Moldova, Perù e Filippine sono Paesi per i quali
prevale il sesso femminile con un tasso di mascolinità rispettivamente pari a 21,8; 33,6;
41,3; 42,8.
Al Nord e al Centro l’incidenza, sul totale degli stranieri, dei non comunitari rispetto ai
comunitari, è particolarmente marcata (rispettivamente 77,8% e 73,2%); al Sud essa
è pari al 68,5%.
Rispetto alla popolazione residente, al Nord l’incidenza di stranieri regolarmente
presenti nel nostro Paese è tre volte superiore che al Sud: 10,3 stranieri su 100 residenti
in Italia settentrionale, 9,1 in Italia centrale e 3,5 in Italia meridionale e Isole.
A livello
nazionale tale incidenza si attesta a 7,8 stranieri su 100 residenti.
Nel 2024 gli stranieri dipendenti privati sono 3.498.849, con una retribuzione media
annua di € 16.693,13. Questa risulta molto differenziata settorialmente. I dipendenti
del settore privato non agricolo sono 2.685.970 e presentano una retribuzione media
annua pari a € 18.789,67 (€ 20.477,07 per gli uomini e € 15.647,62 per le donne); nel
settore privato agricolo lavorano 314.487 stranieri, con netta prevalenza di genere
maschile (tasso di mascolinità 75,4) e con una retribuzione media annua di € 9.730,28
(€ 10.124,14 gli uomini e € 8.521,41 le donne).
I domestici stranieri sono 498.392 e si
caratterizzano per una netta prevalenza di genere femminile (tasso di mascolinità 11,0)
con una retribuzione media pari a € 9.787,87 (€ 10.108,75 per gli uomini e € 9.748,31
per le donne).
I dati completi, relativi al periodo 2015-2024, sono disponibili nella sezione “Osservatori statistici” del sito www.inps.it, al link https://servizi2.inps.it/servizi/osservatoristatistici/1059 .
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