Festa della Liberazione: la filastrocca del 25 aprile di Mimmo Mòllica

Festa della Liberazione: la filastrocca del 25 aprile di Mimmo Mòllica 25/04/2024 - La «Filastrocca del 25 aprile» di Mimmo Mòllica ricorda la liberazione dell'Italia dalla dittatura fascista e dall'occupazione nazista. Una data importante per adulti e bambini, da non dimenticare per dire 'no' ai totalitarismi e a tutte le guerre. Sempre e in  ogni luogo, «meglio fiori che armi». «Filastrocca del 25 aprile» di Mimmo Mòllica

REDDITO DI CITTADINANZA, URGENTE E NECESSARIO, SOPRATTUTTO IN SICILIA

E’, tuttavia, ancora piu’ impellente ed importante – nell’attesa - procedere alla immediata erogazione, agli indigenti, di un dignitoso “bonus” per l’acquisto di generi di prima necessita’.
Palermo, 15/04/2014 - Gli Indipendentisti di lu Funti Nazziunali Siclianu, che conducono da decenni questa battaglia, apprendono, con legittimo compiacimento, la notizia che l’istituzione, nell’ambito della Repubblica Italiana (e quindi anche nell’ambito del territorio della Regione Siciliana), del REDDITO DI CITTADINANZA è, oggi, condivisa, quasi all’unanimità, dalle forze politiche dominanti in Italia.
Non solo: pare che sul REDDITO DI CITTADINANZA (o ASSEGNO MINIMO VITALE che dir si voglia) vi siano ben precisi impegni da parte del Governo Centrale.

Nelle rispettive drammatiche realtà, però, i disoccupati, i non occupati, le famiglie che vivono sulla soglia o all’interno della POVERTA’, di concreto non hanno visto né vedono un bel niente …..
Ed anche le festività pasquali saranno vissute, per i più, all’insegna dello squallore, della miseria, della sofferenza e delle preoccupazioni. Nonché della DISPERAZIONE. Tantoppiù che, - a parte qualche piccola manovra di contenimento, - gli sperperi, gli alti costi della politica e della burocrazia, le sovvenzioni finanziarie ai Partiti, la cultura del parassitismo e del ….. “MAGNA-MAGNA”, rimangono, invece, in piena salute. “Scherzi” e promesse a parte …..

Nelle more che si istituisca il predetto Reddito di Cittadinanza ed in attesa che se ne corrisponda materialmente l’importo agli aventi diritto, l’FNS “Sicilia Indipendente” ripropone, pertanto e con forza, che le Regioni (Regione Siciliana in testa), avvalendosi, se necessario, delle strutture comunali e/o delle banche, corrispondano immediatamente un “BONUS” mensile di almeno 200 euro, da destinare alle spese, alimentari e non, di prima necessità, per ognuna delle persone in stato di indigenza, delle quali abbiamo parlato. Agli estremi mali è, infatti, doveroso opporre gli estremi rimedi.

Oltre che un atto di giustizia e di solidarietà sociale, questo sarebbe un contributo, anzi un atto di “PRONTO SOCCORSO”, se non una boccata di ossigeno all’economia della sopravvivenza. Un’economia che, oggi (proprio in Sicilia!), continua pure ad arrestarsi in modo progressivo e trascinante, anche a causa della contrazione dei CONSUMI, persino nel settore ALIMENTARE. Insomma: al peggio non c’è mai fine, soprattutto se si sta con le mani in mano.

Sotto accusa, ovviamente, l’ASCARISMO della classe pseudo-dirigente, della “politica politicata” e di coloro che hanno boicottato e boicottano l’adozione di una strategia siciliana per l’economia siciliana.
Il disastro economico, produttivo ed occupazionale della Sicilia non è attribuibile tutto alla crisi in corso. Il malaffare, la malapolitica, il tradimento sistematico degli interessi del Popolo Siciliano, hanno, infatti, avuto ed hanno il loro ruolo. La crisi ha fatto emergere maggiormente la gravità dei fenomeni suddetti. Sarebbe da ipocriti negare questa realtà!

Tornando alle “Questioni” incalzanti del REDDITO DI CITTADINANZA e del “BONUS”, non dimentichiamo che le promesse, le chiacchiere ed il “politichese” (pur se riveduto e “rimodernato”) stanno a zero.
Occorrono i fatti !

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