Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr, nelle mani della criminalità organizzata

Le mani della criminalità organizzata sui Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr.  La metà delle indagini relative alle frodi sui fondi Ue riguardano l'Italia (6 su 12 miliardi complessivi di danno stimato). E sulla maggior parte di queste c'è l'ombra della criminalità organizzata, attratta dal richiamo del flusso consistente di denaro. 4 mag 2024 - È quanto emerso il 29 e il 30 aprile a Bruxelles, nel corso dei due giorni di studio, approfondimento e confronto giuridico dedicati alla Procura europea, alle sue competenze e ai riflessi più significativi della sua azione giudiziaria. Un appuntamento che si è concluso con l'affermazione di un dato che non può lasciare indifferenti anche coloro che non sono professionisti del settore legale: l'Italia è al centro delle indagini Eppo.   Pur essendo stato pubblicato pochi giorni fa il Report 2023 - 2023 in numbers | European Public Prosecutor’s Office (europa.eu) - l'analisi dell'andamento delle

NAPOLITANO ADDIO, IL PRESIDENTE SI DIMETTERA' PRESTO MA PER GRILLO DOVREBBE COSTITUIRSI

NAPOLITANO: INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA PER GLI AUGURI AL CORPO DIPLOMATICO

Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, annuncia l’“imminente” conclusione del suo “mandato presidenziale” mentre alla Camera si vota la fiducia sulla legge di stabilità. Beppe Grillo, per il quale "l'Italia deve uscire dall'euro prima che sia troppo tardi", attacca la presidenza della Repubblica e il governo, non risparmia il Pd e stronca l'ipotesi di Romano Prodi al Quirinale al posto di Napolitano. Per Beppe Grillo, ancichè dimemtersi il presidente Napolitano "deve costituirsi" per avere firmato qualsiasi cosa "dalla legge Fornero a....". Mentre il Pd, per Grillo, "è il referente di Carminati e di Buzzi"

19/12/2014 - Durante il discorso al corpo diplomatico, il presidente Napolitano annuncia l’“imminente” conclusione del suo “mandato presidenziale”. Intanto, alla Camera si vota l’ennesima fiducia, questa volta sulla legge di stabilità. Se ne parlerà nella puntata di Agorà in onda venerdì 19 dicembre, alle 8.00, su Rai3. Nel corso della diretta saranno presentati i sondaggi realizzati dall’Istituto Ixè in esclusiva per il programma.Tra gli ospiti di Gerardo Greco: Lia Quartapelle (Pd); David Ermini (Pd); Licia Ronzulli (Forza Italia); Lucio Malan (Forza Italia); Gian Marco Centinaio (Lega Nord); Ignazio Messina (Idv); Vittorio Sgarbi; Mauro Biolcati (Confapi Veneto); Cesare Pozzi (docente di Economia industriale- Luiss); Mario Lavia (vicedirettore Europa); Stefano Feltri (Il Fatto Quotidiano); Roberto Weber (Ixè).

Per Beppe Grillo "L'Italia deve uscire dall'euro prima che sia troppo tardi", come scrive sul suo blog. Il M5S alle ore 15 presenta alla Stampa Estera la proposta di legge d'iniziativa popolare per indire un referendum sull'uscita dell'Italia dall'euro. In un solo week end abbiamo raggiunto le 50.000 firme necessarie! Porteremo in Parlamento la legge popolare per indire il referendum sull'euro! La legge di iniziativa popolare che è stata proposta dal M5S per indire il referendum è di livello costituzionale, questo vuol dire che ha lo stesso livello di importanza della Costituzione. Infatti il referendum consultivo non è stato previsto dalla Costituzione, ma come è già stato fatto nel 1989 prima dell'ingresso nell'euro è possibile prevederlo con una legge costituzionale: ossia quella proposta come legge popolare dal M5S e che i cittadini potranno sostenere con una firma a partire da sabato 13 dicembre. Il nostro obbiettivo è portare milioni di firme, far emergere la suprema volontà popolare e portare gli italiani al referendum entro l'anno prossimo. L'Italia deve uscire dall'euro prima che sia troppo tardi. Durante il primo week end sono state raccolte migliaia di firme in tutta Italia grazie all'attività volontaria di tantissimi attivisti e portavoce sul territorio, al freddo e in alcuni casi sotto la pioggia. La raccolta andrà avanti fino a giugno 2015, puntiamo a milioni di adesioni!
Saranno presenti alla conferenza: Beppe Grillo, Barbara Lezzi, Laura Castelli, Giorgio Sorial, Luigi Di Maio.

Per Grillo il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano "deve costituirsi non dimettersi: è responsabile di aver firmato qualsiasi cosa" ed esclude Prodi dalla corsa al Quirinale. "Basta, non se ne può più". Prodi, già candidato dal PD alla presidenza della Repubblica nel 2013, potrebbe essere nuovamente candidato. Secondo Paddy Power l'ex premier Romano Prodi sarebbe il favorito, davanti al giurista Stefano Rodotà. Quindi il gradimento vede in terza posizione la radicale Emma Bonino e Walter Veltroni, seguito da Massimo D'Alema. Ancora, a seguire, l'ex premier Giuliano Amato, il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan e il presidente della BCE Mario Draghi.

Silvio Berlusconi, che si è definito "il miglior Presidente della Repubblica possibile" non sono molto alte le quotazioni, così come per la presidente della Commissione Affari costituzionali del Senato, Anna Finocchiaro. In corsa per i bookmakers pure il leader dell'UDC Pierferdinando Casini, l'ex Guardasigilli Paola Severino, il presidente del Senato Piero Grasso e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio.
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