Scorie nucleari: anche a Trapani il NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi

Manifestazione NO deposito scorie. Ciminnisi (M5S): "Auspichiamo presa di posizione di maggioranza e Governo di centrodestra".  La deputata ARS Cinqustelle Cristina Ciminnisi presente, unitamente alla coordinatrice Territoriale del M5S Francesca Trapani, alla manifestazione contro le scorie nucleari avvenuta a Trapani. Trapani, 2 maggio 2024  – "Come abbiamo già fatto a Segesta, anche a Trapani, oggi abbiamo manifestato il nostro NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi nei nostri territori. Come MoVimento 5 Stelle Sicilia, lavoreremo perché l’ARS approvi la mozione affinché Trapani e Calatafimi non diventino la pattumiera d’Italia. Ci preoccupa il fatto che non abbiamo ancora ascoltato un NO altrettanto deciso da parte della maggioranza di centrodestra, né da parte del Governo Regionale. Al contrario, sembrano giungere da autorevoli rappresentanti del territorio preoccupanti voci di 'disponibilità a valutare' le 'opportunità economiche'.

ABOLIAMO LE STRISCE BLU A TUTELA DEI CITTADINI

Troppi parcheggi a pagamento e troppo cari. Alla trasformazione delle nostre città in megaparcheggi non è seguito un altrettanto visibile miglioramento della viabilità o dell’aumento dei posti auto. Secondo Giovanni D’AGATA, componente del Dipartimento Tematico “Tutela dei consumatori”di Italia dei Valori, in attesa di un adeguamento della normativa attuale per obbligare i comuni a reinvestire in dette attività i proventi derivanti dai parcheggi a pagamento, gli stessi dovrebbero essere temporaneamente aboliti

17/8/2009 - Ormai gli automobilisti non ne possono più.

L’anno scorso, infatti, dopo la pubblicazione della graduatoria nazionale relativa all’uso di aree di sosta a pagamento da parte dei Comuni ed in particolare del terzo posto di Lecce tra le città italiane con più parcheggi a pagamento in base al numero degli abitanti, avevamo proposto una serie di misure per ridurre il carico quotidiano che gravava su alcune categorie di cittadini, pendolari e commesse, obbligati all’uso dell’automobile ed al parcheggio nelle zone a pagamento.

Tali richieste sono rimaste tutte inevase, almeno a Lecce, nonostante l’aggravarsi della crisi economica e del perdurare del “caro benzina”.

A tutto ciò, al contempo, nonostante il costante aumento dei proventi derivanti dal pagamento della sosta e dalle sanzioni pecuniarie, non è assolutamente seguito un miglioramento della sicurezza stradale nei centri urbani così come un ampliamento dei posti auto in città con la costruzione di nuovi parcheggi, mentre le municipalizzate create per la gestione delle aree di sosta a pagamento alla fine si sono rivelate, secondo l’opinione di molti, solo dei carrozzoni elettorali che non hanno saputo utilizzare compiutamente le richiamate risorse.

Per non dimenticare poi che le uniche aree libere sono preda dei parcheggiatori abusivi ed il massiccio utilizzo di parcheggi a pagamento non ha fatto desistere i cittadini ad utilizzare l’auto in centro e quindi a far diminuire l’inquinamento urbano.

Una situazione generale tutta italiana, forse perché la stessa normativa stabilita dal codice della strada non è chiara nella parte in cui dovrebbe obbligare i comuni a reinvestire le risorse derivanti dai proventi dei parcheggi e dalle sanzioni esclusivamente in dette attività o perché manca una seria rete di controlli sull’utilizzo di queste risorse.

Per queste ragioni, Giovanni D’AGATA, componente del Dipartimento Tematico “Tutela dei Consumatori”di Italia dei Valori, propone l’abolizione temporanea delle aree di sosta a pagamento in attesa di un adeguamento della normativa attuale per obbligare i comuni a reinvestire in sicurezza, educazione stradale e costruzione di nuovi parcheggi, i proventi derivanti da quelli a pagamento.

Lecce, 17 agosto 2009


Giovanni D’AGATA

Componente dipartimento

Tematico Nazionale

“Tutela dei Consumatori”

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