Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

STUDENTI SICILIANI E VENETI IN VISITA ALL’EX COVO DI TOTO' RIINA

Palermo, 06 marzo 2010 - Si è inaugurato oggi con la visita della villa che fu il covo palermitano del boss Totò Riina, da poco assegnata all’Ordine dei giornalisti della Sicilia, il percorso educativo sulla legalità, che coinvolge una rappresentanza di studenti delle scuole superiori della provincia di Vicenza, degli studenti dell’IISS “Stenio” e della scuola media "Tisia d'Imera" di Termini Imerese. Un gemellaggio, giunto alla sua terza edizione, all’insegna della cultura antimafiosa.
Quest’anno è stato scelto il tema “Il giornalismo che non muore”, per fare memoria dell’importante contributo dato dai tanti, troppi giornalisti caduti sotto i colpi della mafia. Proprio per questo la prima tappa dell’itinerario è stata l’incontro con il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sicilia, Franco Nicastro, che ha spiegato ai ragazzi l’importanza dell’informazione, come strumento di consapevolezza del fenomeno mafioso e di formazione di una coscienza civile contro le mafie e l’illegalità.
Gli studenti, subito dopo, si sono spostati a Piana degli Albanesi per visitare i luoghi dell’eccidio di Portella della Ginestra, dove poi hanno pranzato presso l’agriturismo sorto sui beni confiscati ai boss, gestito dalle cooperative di LiberaTerra.
Nel pomeriggio i ragazzi faranno tappa a Brancaccio per scoprire da vicino la figura di don Pino Puglisi e il contesto in cui operava il prete ucciso da Cosa nostra. Qui i ragazzi incontreranno i volontari del “Centro Padre Nostro”, fondato da don Pino, che ancora oggi continuano la sua azione educativa nel territorio, per dare ai giovani del quartiere delle alternative al disagio e alla devianza criminale.
Il percorso raggiungerà il suo momento clou lunedì 08 marzo, quando i ragazzi parteciperanno all’inaugurazione della mostra "Il giornalismo che non muore", allestita dagli studenti delle scuole terminate, presso i locali della scuola media "Tisia d’Imera". All’incontro saranno presenti Franco Nicastro e lo scrittore e giornalista Luciano Mirone, che insieme al dirigente dell’ufficio scolastico provinciale di Vicenza, Franco Venturella, animeranno un dibattito con gli studenti sul tema della mostra.


Matteo Scirè

Commenti

  1. non si può morire inutilmente e non sempre a prescindere dalle percentuali delle categorie che hanno immolato la loro vita per un ideale, più giornalisti,forse, più magistrati, forse, più preti, forse, più operai, forse più plizziotti,forse, più carabinieri, forse più disoccupati,forse tutti siamo diventati ,quasi impotenti nei confronti di un sistema che...a mio parere privilegia il corporaativismo
    Raffaele Ianniello

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