Festa della Liberazione: la filastrocca del 25 aprile di Mimmo Mòllica

Festa della Liberazione: la filastrocca del 25 aprile di Mimmo Mòllica 25/04/2024 - La «Filastrocca del 25 aprile» di Mimmo Mòllica ricorda la liberazione dell'Italia dalla dittatura fascista e dall'occupazione nazista. Una data importante per adulti e bambini, da non dimenticare per dire 'no' ai totalitarismi e a tutte le guerre. Sempre e in  ogni luogo, «meglio fiori che armi». «Filastrocca del 25 aprile» di Mimmo Mòllica

L'UE CAMBIA LE REGOLE DELLA PESCA PER PROTEGGERE IL MARE E L’AMBIENTE

• PESCA, SICILIA: INCREDIBILE, BUFARDECI VUOLE ‘DISOBBEDIRE’ ALL’UNIONE EUROPEA
• BUFARDECI IMPIEGHI LA RICERCA PER MIGLIORARE IL MARE E L’AMBIENTE
• BUFARDECI E LA PESCA INDISCRIMINATA
Ma le proteste non mancano: si lamenta l’assessore della Sicilia, Bufardeci, che pur di non cambiare cercherà di provare l'inefficacia di alcune delle norme contenute nel regolamento comunitario

31/05/2010 - Domani 1° giugno entra in vigore il Regolamento Mediterraneo 1967/2006 sulla Pesca dettato dalla Commissione Europea, per la riqualificazione del mare e della pesca.
Con questo Regolamento innovativo la Commissione europea detta nuove regole per la pesca nel Mediterraneo0, consentendone l’esercizio solamente con reti le cui maglie siano più larghe rispetto alle attuali, con lo scopo di impedire una pesca indiscriminata e distruttiva. Pesca che spesso ha determinato la destabilizzazione di quelle varietà ittiche particolarmente esposte e l’impoverimento dell’ambiente marino, causa di squilibrio ecologico ed ambientale.

Il nuovo Regolamento Mediterraneo 1967/2006 sulla Pesca, dettato dalla Commissione Europea, mette al bando la pesca e il consumo di alcune varietà particolarmente saccheggiate, come seppie, calamaretti e telline, che non troveranno più posto sulle tavole degli italiani. Lo stesso dicasi per rossetti, bianchetti e latterini, le diffusissime fritture di paranza, tanto apprezzate in Sicilia, Calabria, Liguria, etc.

Da domani, martedì 1 giugno, perciò entra in vigore il nuovo Regolamento Mediterraneo della Commissione europea che modifica le regole della pesca nel Mediterraneo.

Ma vediamo, in sintesi, cosa cambia, tra l’altro: le reti dovranno avere maglie più larghe rispetto a quelle adoperate al presente. Questo per rendere impossibile la cattura di varietà fino ad oggi ‘braccate’ senza scampo, come calamaretti, rossetti, seppioline, pettini, etc.

Vengono inoltre prescritte nuove distanze dalla costa: più di 1,5 miglia sotto costa, 0,3 per le draghe adoperate per la cattura dei bivalvi (telline, cannolicchi).

Naturalmente non potevano mancare le proteste delle associazioni di categoria, come l'associazione Marinerie d'Italia, che scrive:

L’Associazione Marinerie d’Italia e d’Europa chiede che l’applicazione delle normative Europee vengano bloccate per poter essere riconsiderate nei tavoli competenti con il supporto e la presenza dei pescatori.
Vorremmo far capire alla nostra amministrazione e ai nostri politici che l’applicazione di tali normative, in un momento così delicato per la pesca a causa anche del caro gasolio, ci porterà inevitabilmente a fermare le nostre imbarcazioni con un evidente contraccolpo per l’economia ittica e per le famiglie degli addetti.
Le richieste che verranno portate a Roma il giorno 23/04/2010 sono le seguenti:
1) Riaprire un tavolo di trattative per rivedere le nuove normative Europee del regolamento del consiglio 13669/2009;
2) Rivedere tutte le normative sulla pesca illegale regolamento CEE 1005/dic 2009;
3) Che vengano applicate le richieste dell’Associazione Marinerie D’Italia durante lo sciopero per il caro gasolio 2008.

E intanto Federpesca: “E’ in via di costituzione, con apposito decreto, l’unità di crisi che avevamo annunciato nei giorni scorsi. Con essa monitoreremo l’impatto delle nuove misure tecniche, in vigore dal 1 giugno prossimo, previste dal regolamento del Consiglio UE sulla pesca nel Mediterraneo”

Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Giancarlo Galan, commenta l’istituzione dell’Unità di crisi di cui si è discusso in un tavolo tecnico, svoltosi al MIPAAF, tra l’amministrazione e le associazioni di categoria della pesca con l’obiettivo di esaminare, i problemi derivanti dal’applicazione del nuovo regolamento comunitario sulla pesca nel Mediterraneo.

L’unità di crisi sarà composta dai rappresentanti delle associazioni professionali e sindacali con l’obiettivo di coinvolgere anche gli altri Ministeri interessati alla questione, in modo da poter stilare una lista di interventi possibili, assicurando così una risposta globale alle esigenze delle imprese e del personale imbarcato.

Oltre all’unità di crisi, è stato deciso anche l’avvio di una capillare e rigorosa attività di raccolta dati relativa alle catture, in modo da poter misurare – in particolare – l’impatto delle nuove reti per la pesca a strascico.

Proseguono i contatti con la Commissione europea per facilitare l’applicazione delle disposizione contenute nella regolamentazione comunitaria, anche per quanto riguarda le distanze minime dalla costa e l’attività delle draghe idrauliche.

I pesci che scompariranno dal piatto
Ecco le specie che verranno messe al bando dal Regolamento Mediterraneo a partire da martedì 1 giugno, secondo la mappa messo a punto dalla Federcoopesca-Confcoopertive. Le disposizioni comunitarie coinvolgono circa 1.000 pescherecci in tutta Italia e 3.000 addetti, per un volume d'affari che incide per il 5% sul totale del settore.

- Cicerello: fa parte delle cosiddette pesche speciali catturato in Liguria, Calabria e Sicilia con la sciabica da natante o con reti a circuizione di maglia molto fine da 3 mm, che diventeranno fuori legge.

- Calamaretto: si cattura in tutta Italia, prevalentemente a strascico; le nuove maglie quadrate da 40 mm anche in questo caso sono troppo grandi per la cattura.

- Cannolicchio: viene pescato in Tirreno e Adriatico in modo professionale con le turbosoffianti, in pratica la draga penetra per circa 20-25 cm nel fondo del mare vicino alla costa dove vivono, ma ora non si potrà pescare entro le 0,3 miglia.

- Rossetto: si pesca in Liguria, Toscana, Campania, Calabria, Sicilia, Puglia e Abruzzo con la sciabica, con reti a strascico che saranno vietate e a circuizione, le cui maglie però saranno troppo grandi per la cattura.

- Bianchetto: fa parte del novellame del pesce azzurro, il piccolo della sardina, pescato in Liguria, Toscana, Campania, Calabria, Sicilia, Puglia, Abruzzo da strascico, reti a circuizione e sciabica. Le maglie consentite, anche in questo caso, saranno troppo grandi per la cattura.

- Latterino: problema analogo per questa specie pescata in Friuli, Veneto ed Emilia Romagna.

- Seppie: pescate in Friuli, Veneto, Emilia Romagna a strascico, sistema che potrà essere consentito solamente oltre le 3 miglia dalla costa.

- Telline: bivalve tipico del Tirreno, catturato con rasrtrello da natante che però non potrà essere usato entro le 0,3 miglia dalla costa. - Zerro: tipico della Toscana della famiglia del pesce azzurro, ottimo per le zuppe; viene catturato con la sciabica, la cui maglia consentita di 40 mm, è troppo grande.
______________

Commenti