Sud chiama Nord: "ATM, Il Tar ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture"

SUD CHIAMA NORD: “Il TAR ci dà ragione. La legge non si piega alle lobby del trasporto pubblico locale”. Il TAR di Catania ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Messina, sospendendo il provvedimento con cui la Regione Siciliana – sulla base di una circolare priva di fondamento normativo – aveva vietato all’ATM di proseguire il servizio di trasporto pubblico urbano esteso al Comune di Villafranca Tirrena. Messsina, 15 ott 2025 - La decisione dei giudici amministrativi conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto: una circolare non può scavalcare la legge e non può essere utilizzata per mortificare la volontà del Parlamento siciliano.  “Il TAR – afferma Cateno De Luca, capogruppo di Sud chiama Nord – ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture che, accogliendo il ricorso dei privati, voleva cancellare un servizio efficiente e apprezzato come quello dell’ATM verso Villafranca Tirrena. Avevamo ragione sulla bontà della norma e sulla correttezza dell’azion...

GIOIOSA MAREA, 3 MESSINESI ARRESTATI DAI CC PER RESISTENZA E MINACCIA A PUBBLICO UFFICIALE

Gioiosa Marea (ME), 13/07/2010 - Alle prime ore di ieri, poco dopo le 5, i Carabinieri della Stazione di Gioiosa Marea hanno arrestato tre messinesi, due 22enni ed un 23enne, responsabili di resistenza e minaccia a Pubblico Ufficiale. A finire in manette tre incensurati: BOSSA Vincenzo, nato a Messina cl. 1987, studente, ROSSITTO Marco, nato a Messina cl. 1986, studente e LEO Claudio, nato a Messina cl. 1987, impiegato.
I tre sono stati fermati dai Carabinieri nei pressi di un noto locale notturno della zona. I Carabinieri stavano effettuando alcuni controlli presso i locali pubblici della zona, quando (nel procedere al controllo dei tre) venivano aggrediti dagli stessi.

A quel punto i tre giovani, che intanto avevano ingaggiato una colluttazione con i militari dell’Arma, venivano prontamente bloccati e condotti in caserma, dove venivano dichiarati in stato di arresto poiché ritenuti responsabili di minaccia e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Dopo le formalità di rito, i tre venivano temporaneamente ristretti nelle camere di sicurezza della Stazione Carabinieri di Gioiosa Marea, in attesa di essere giudicati nell’udienza con rito direttissimo presso il Tribunale di Patti.

Commenti

  1. Allora.. questi tre giovani hanno dal nulla aggredito i carabinieri, cosi senza alcun motivo, che prontamente hanno bloccato i giovani.. chissà come mai sono stati accusati solo di minacce e resistenza.. eppure da una colluttazione si presume una certa violenza o lesioni.. che sia stato un pò gonfiato tutto??

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  2. A distanza di 4 anni, i carabinieri, aiutati da un pubblico ministero compiacente, legata al maresciallo della stazione di gioiosa marea da rapporti inconsueti per un pm, nonostante la produzione di certificati medici falsi e testimoni farlocchi, non sono riusciti a dimostrare alcuna aggressione, a differenza della difesa, che ha portato 6 testimoni oculari, 2 dei quali hanno anche detto che uno dei cc ha simulato l'aggressione colpendosi in viso da solo, e mettendo con forza i macchina due dei tre giovani. Ora capisco che la disoccupazione è una brutta bestia, mavedere questa gente ancora in servizio fa rabbia, se non sono capaci di fare il loro lavoro, dovrebbero arare la terra, o raccogliere l'abbondante immondizia in cui vivono molti di questi cc nei loro luoghi di origine. toglietevi la divisa, infami.

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