Scuola: solo 42 posti per dirigenti scolastici nel 2025/26, è un effetto dello spopolamento

Scuola: FLC CGIL Sicilia, solo 42 posti per dirigenti scolastici nel 2025/26. Per il segretario Rizza è un effetto dello spopolamento e del dimensionamento scolastico, contro cui la FLC si è sempre opposta Palermo, 28 maggio 2025 – Si è svolto ieri l’incontro tra l’Ufficio Scolastico Regionale Sicilia e le organizzazioni sindacali, durante cui è stato comunicato che i posti disponibili per dirigenti scolastici per il prossimo anno 2025/2026 saranno solo 42. Dei 42 posti 20 saranno assegnati ai vincitori del concorso ordinario; 22 saranno destinati alla mobilità interregionale (in attesa della norma definitiva), salvo eventuali posti liberati da movimenti in uscita. Mentre non sono previste immissioni in ruolo per il concorso riservato.   "Questa situazione - dichiara Adriano Rizza, Segretario Generale FLC CGIL Sicilia – è anche e soprattutto causa della scelta politica di questo governo, avallata in pieno da quello regionale, di ridurre del 10% le autonomie scolastiche in Italia....

LE PAPERE DI ZIA FILIPPA SUI NEBRODI IN LIBERTÀ

Palermo, 02/06/2011 - "Per ricordarmi che non siamo papere a cui è attaccata un'etichetta...", scrive Massimo Ghetti sul suo "weblog dai sobborghi", proprio nel giorno in cui a Palermo una muta di cani randagi fa strage della colonia di papere del Giardino Inglese, chiassosamente soggiornanti al fresco della bella fontana.
L'ispettore cinofilo della Polizia municipale non ha potuto fare altro che recuperare le carcasse dei poveri volatili. Nell'isolotto al centro del laghetto del Giardino Inglese, solo 4 delle 7 papere sono state trovate morte mentre delle altre 3 nemmeno l'ombra: scomparse.

Tutto ciò non ha niente in comune con la storia che racconta Massimo Ghetti nel suo blog, se non il fatto che protagoniste sono ancora le papere e "un paesino sui monti Nebrodi, dove era cresciuto mio nonno", scrive Ghetti che - però - non rivela il nome del paesino: peccato!

In tutto questo troviamo alcuni elementi che colpiscono, tra cui il massacro delle anatre del Giardino Inglese ad opera dei cani. L'aspetto positivo - invece - è da leggere nel racconto di Ghetti, testimone della natura semplice e incontaminata dei Nebrodi, dove gli animali vivono in simbiosi con l'uomo, senza etichette alle zampe. Perché alla Zia Filippa non riesce difficile riconoscere le sue anatre e non ha bisogno di censirle con l'etichetta alla zampa.
______________
Etichette per papere

Da piccolo, quando arrivava l’estate, mia nonna portava me e i miei fratelli in un paesino sui monti Nebrodi dove era cresciuto mio nonno. Lì, a casa di una zia che era solita ospitarci, trascorrevamo alcune settimane in attesa di trasferirci al mare con i nostri genitori.

La zia Filippa aveva tanti animali, tra i quali delle papere che se ne stavano tutto il giorno a starnazzare in giro per il cortile. Una sera io e mio fratello entrammo nel pollaio e ci divertimmo a ‘segnare’ tutte le papere mettendo una strisca di nastro adesivo intorno al collo delle loro zampe.

La mattina dopo la zia Filippa corse da mia nonna e le disse:

- zia Maria, si purtàrunu i pàpiri

- comu si purtàrunu? - replicò mia nonna

- li scanciàrunu, si purtàrunu i mei e mi lassàrunu chill’àvutre signate.

Vedendo le papere con quelle targhette ai piedi, Zia Filippa non le riconobbe e pensò che le sue fossero sparite e che quelle fossero di qualcun’altro.

Ogni tanto ripenso a questa storia per ricordarmi che non siamo papere a cui è attaccata un'etichetta.

Il weblog dai sobborghi di Massimo Ghetti: http://ghetti.myblog.it
______________
Foto: http://www.cartacollafantasia.it/QUADRI/quadri.htm

Commenti

  1. Il paesino di cui parlo, ed al quale sono legati molti miei ricordi d'infanzia, è Floresta.

    Ciao e grazie della citazione.
    Massimo Ghetti

    RispondiElimina

Posta un commento

NEBRODI E DINTORNI © Le cose e i fatti visti dai Nebrodi, oltre i Nebrodi. Blog, testata giornalistica registrata al tribunale il 12/3/1992.
La redazione si riserva il diritto di rivedere o bloccare completamente i commenti sul blog. I commenti pubblicati non riflettono le opinioni della testata ma solo le opinioni di chi ha scritto il commento.