1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

PENATI: CONCUSSO O CORROTTO? RIFORMIAMO IL VOCABOLARIO ITALIANO

31/08/2011 - Bacato, cattivo, dissoluto, guasto, immorale, marcio, molle, perduto, perverso, riprovevole, sporco, sudicio, vizioso, bastardo, sono sinonimi di ‘corrotto’. E ‘corruzione’ è sinonimo di depravazione, disonestà, dissolutezza, immoralità, licenziosità, malcostume, marciume, perdizione, perversione, rilassamento, storpiatura, tentazione, vizio, fango.
Concussione’ è sinonimo di peculato, malversazione, ruberia, sottrazione.

Stando alla lingua italiana, al significato ma pure all’accezione comune delle parole è come se ‘corrotto’ fosse molto più infamante di ‘concusso’. Sul piano giudiziario - però - corrotto è roba da derubricazione, come se fosse un peccato veniale: cose che capitano.

Cosi l’ex presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati, protagonista della cosiddetta ‘Tangentopoli rossa’, cerca di spiegare in una lunga lettera inviata alla direzione provinciale del Pd, che "se al termine delle indagini in corso, tutto non verrà chiarito" non si farà scudo della prescrizione.

Il segreatrio del Pd, Pier Luigi Bersani, chiede a Penati, ex capo della sua segreteria politica, accusato di corruzione per tangenti, di rinunciare alla prescrizione e farsi processare. Penati continua a professarsi innocente, del tutto " estraneo ai fatti contestati" e si giustifica col fatto che gli episodi di corruzione sono prescritti in quanto gli accusatori hanno atteso 10 anni prima di denunciare quanto sostengono nelle loro accuse.

"Il Gip - afferma Penati - non ha creduto alla tesi sostenuta dai miei accusatori, che si sono proclamati vittime di concussione - scrive Penati nella sua lettera al PD - e ha derubricato i fatti nel reato di corruzione”. ‘Derubricato’, perché la corruzione (evidentemente) è meno della ‘concussione’: cose che capitano.

Come se non bastasse, ad un corrotto bastano 10 anni di tempo per farla franca. Non è detto che Penati lo sia, sarà il processo a stabilirlo. Ma a noi verrebbe voglia di chiedere una riforma 'costituzionale' del vocabolario italiano.

Commenti

  1. Mi piacerebbe conoscere, il pensiero del senatore LUMIA a tal proposito!
    Non dice, non parla quasi sicuramente perchè il corrotto è un componente del suo partito il PD.

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