“Muoviti”: Palermo, Catania, Agrigento e Messina attività fitness e screening gratuiti del profilo lipidico
“Muoviti”: Palermo, Catania, Agrigento e Messina attività fitness e screening gratuiti del profilo lipidico
Pubblicato da
Nebrodi e Dintorni
Muoviti continua con altre tappe: da Palermo a Catania, passando da Agrigento e Messina. Il successo della prima tappa di “ Muoviti” , che si è svolta dall’ 1 al 4 maggio a Palermo , conta 3mila partecipanti alle attività fitness e centinaia di screening gratuiti del profilo lipidico. La spiaggia di Mondello si è trasformata in una palestra della salute a cielo aperto , dove migliaia di persone hanno potuto esplorare decine di discipline sportive e approcciarsi a informazioni salutari sull’importanza del movimento e dei corretti stili di vita . «Per 4 giorni abbiamo portato lo sport dove c’erano le persone, nell’affollata spiaggia di Mondello – afferma il cofondatore di “Muoviti” Andrea Ganci – abbiamo allenato migliaia di giovani, il pubblico ha apprezzato soprattutto il brazuca fitness, il pilates, lo yoga, il body flying training. Abbiamo fatto prevenzione e grazie ai test del profilo lipidi...
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Casta. TotoMinistri. Monti & Tremonti spa. Crisi Eurozona. Veniamo alla nostra Italia, piccola in cronaca per i cravattini e le mezze maniche degli operatori di borsa, ma grande nella storia per le fonti del diritto, per l’impianto delle strade, degli acquedotti, dei templi e delle arene, per l’immortalità dei carmi, dei poemi e delle arti.
RispondiEliminaVa detto che l’ondata minacciosa di finanza negativa che vuole affacciarsi alle nostre coste non è più arginabile con la preghiera, nè con la litania delle “lacrime” e del “rimboccarsi le maniche”. Il convitato di pietra che ha giustiziato l’inquilino di Palazzo Chigi ora si appresta a finire l’opera consegnando la piccola Italia nelle ruote dentate della Pia Opera Bancaria Internazionale. Si spera che l’arcangelo inviato per salvezza sia generoso e dispensiero di qualche ingranaggio salvifico supplementare.
Ma c’è l’altra Italia, quella grande, che potrebbe concorrere al proprio salvataggio cercando di affrancarsi gradatamente dalla morsa del sistema perverso di una finanza tanto spericolata, quanto fasulla e degenerata. In questo caso sarebbe agevolata dalla miriade di piccole e medie imprese che costituiscono la vera ossatura del sistema produttivo nazionale.
Forse sarebbe il caso di “armare” le associazioni di categoria, i consorzi e le cooperative per cominciare a ricreare una testuggine di manualità produttiva, ovviamente internettizata, onde sferrare il contrattacco alla vuota finanza creativa, fautrice di avvitature debitorie e di voragini patrimoniali. Si ignori la cronaca, si pensi alla storia. E sulle sue orme lo tsunami si arrenderà.