Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

PATTI: L'AVVELENAMENTO DEI CANI E' UN VERO E PROPRIO ATTO CRIMINALE

Legambiente chiede maggiore attenzione al fenomeno e annuncia la costituzione parte civile
Patti (Me), 17/01/2012 - Legambiente Nebrodi e l’Osservatorio regionale Ambiente e Legalità di Legambiente Sicilia intervengono in merito all’uccisione per avvelenamento dei 9 cani di Patti la cui vicenda è seguita dai volontari dell’Associazione LIDA sezione di Patti.

Si tratta di un vero e proprio atto criminale - ha commentato Tiziano Granata Vicepresidente di Legambiente Nebrodi e Responsabile dell’Osservatorio Ambiente & Legalità di Legambiente Sicilia - avvelenare un animale è un reato punito dall’art. 544-bis del codice penale, cioè uccisione di animali. Inoltre l’ art. 146 T.U. Leggi Sanitarie proibisce e punisce la distribuzione di sostanze velenose e prevede la reclusione da sei mesi a tre anni.

Legambiente chiede che i reati contro gli animali non vengano trattati come reati di serie b. Il fenomeno dell’avvelenamento dei cani si sta diffondendo sempre più e le responsabilità ricadono anche sulle amministrazioni comunali che non adottano politiche per la prevenzione del fenomeno del randagismo così come sta facendo l’associazione LIDA di patti impegnata nelle attività di sterilizzazione.

Legambiente chiede alle le Forze dell’ordine e la Magistratura di adoperarssi al fine di individuare il responsabile, contro il quale l’associazione si costituirà parte civile, ed all’amministrazione comunale di Patti di avviare immediatamente gli interventi di bonifica dell’area interessata dal riversamento di sostanze velenose.

Commenti

  1. Il problema è grave e deve essere affrontato seriamente da tutti forze dell'ordine, cittadini, amministrazioni e associazioni. Servono iniziative cocrete per fermare questi criminali. Purtroppo in questi casi i comunicati stampa non bastano e servono a poco o niente, e solo per avere visibilità.

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