
PALERMO, 14 MAR. - “Ci sono voluti anni e moltissime energie per dimostrare chi fosse il magistrato Olindo Canali, ma alla fine la verità è venuta a galla. Mi auguro che anche il Csm e la magistratura associata - e in particolare quella parte di Magistratura Democratica che fino a oggi l’ha protetto - prendano atto della gravità di quanto accaduto e provvedano di conseguenza, almeno sospendendo un magistrato indegno, oggi anche secondo una sentenza pronunciata in nome del popolo italiano, di amministrare giustizia.
Anche se non è stata riconosciuta l’aggravante mafiosa, rimane il fatto che Canali è stato condannato per falsa testimonianza, quindi per un delitto contro l’amministrazione della giustizia commesso nel maxiprocesso alla mafia barcellonese.
La falsa testimonianza di Canali, infatti, consistita nel negare dolosamente circostanze utili alla conferma della condanna del boss Gullotti all’ergastolo per il duplice omicidio Iannello-Benvenga, ha contribuito a riformare in appello la condanna all’ergastolo emessa in primo grado nei confronti del boss Giuseppe Gullotti per un duplice omicidio. Su quel delitto Canali aveva ricevuto informazioni da mio padre, poche settimane prima del suo assassinio avvenuto l’8 gennaio del 1993.
E’ utile ricordare che Giuseppe Gullotti era già stato condannato con sentenza definitiva in qualità di organizzatore dell’omicidio di mio padre a 30 anni di reclusione, anziché all’ergastolo, solo perché l’allora pubblico ministero Olindo Canali aveva ‘dimenticato’ di inserire nel capo d’imputazione l’aggravante della premeditazione. I depistaggi e la cattiva condotta di questo abietto magistrato in relazione alle indagini sull’omicidio di mio padre, oggi che è stato condannato, sono più evidenti a tutti. Spero che giustizia sia fatta, una volta per tutte”.

Lo ha detto l’eurodeputata di IdV Sonia Alfano, commentando la condanna del magistrato brianzolo Olindo Canali emessa oggi dal Gup di Reggio Calabria Cinzia Barillà.. Il magistrato è stato oggi condannato a 2 anni di reclusione per una falsa testimonianza commessa nel 2009 innanzi alla Corte d'Assise d'appello di Messina nel processo Mare Nostrum. In parallelo processo lo stesso Gup oggi ha condannato il capomafia di Barcellona Pozzo di Gotto (ME) Giuseppe Gullotti a 2 anni di reclusione per minaccia, con l'aggravante mafiosa, alla Corte d'Assise d'appello di Messina commessa con dichiarazioni spontanee rese da imputato nel processo Mare Nostrum. Gullotti è stato anche condannato al risarcimento dei danni nei confronti dell'avvocato Fabio Repici, che si è costituito parte civile.
Mi complimento con la coraggiosa eurodeputata signora dott.ssa Sonia Alfano che da anni conduce una intensa campagna contro ogni forma di mafia e in particolare di quella,la più pericolsa. infrattata nelle amministrazioni periferiche dello Stato in particolare qui in Sicilia ma ora ormai dilaganti in tutto il Paese
RispondiEliminase non si porra un freno fermo e decisivo contro
tale inquinamento della P.A.
cav.uff.le dott. Tommaso Spada - Milano
Giustizia : lenta,lentissima ma arriva e spazza via tanto dolore.Come sempre basta attendere 20 anni ,è una regola consolidata anche per altre vicende analoghe,anni necessari affinchè maturi una coscienza civica anche in apparati delle istituzioni.Dolore doppio il tuo cara Sonia Alfano,perchè oltre alla perdita di un padre,hai dovuto subire anche il tradimento di un "amico"a cui tuo padre aveva riposto fiducia.Come se non bastasse in questi anni hai pagato sulla tua pelle l'isolamento,i giudizi di ex amici che hanno tentato di denigrarti e screditarti,sopratutto nei confronti di alcuni autorevoli rappresentanti delle "Istituzioni" dando a te giudizi del tipo "Sono i capricci di una ragazza addolorata in cerca di fantasmi solo per appagare un desiderio di trovare responsabili dappertutto".Come sempre la nostra è una società che accetta difficilmente cambiamenti rapidi,e chi come tè,vorrebbe correre veloce spesso si guarda indietro e non vede nessuno.Per la nostra provincia forse qualcosa incomincia a cambiare,e tu sei stata per noi "attore protagonista". Un saluto caloroso da Carmelo Ioppolo e i ragazzi della "Peppino Impastato"di Brolo
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