Autonomia differenziata: incontri in Sicilia e a Milazzo, “rischia di spaccare l'Italia”

Autonomia differenziata.  Fico e Di Paola (M5S), sei incontri in Sicilia, domenica e lunedì, per parlare di autonomia differenziata “che rischia di spaccare l'Italia” 20/04/2024 - Sei incontri in appena due giorni per parlare di autonomia differenziata, “la riforma scellerata che rischia di spaccare l'Italia”. È il mini tour che l'ex presidente della Camera Roberto Fico, farà in Sicilia domenica 21 e lunedì 22 aprile prossimi assieme al coordinatore regionale M5S per la Sicilia, Nuccio Di Paola, per illustrare i contraccolpi del ddl Calderoli. "L'autonomia differenziata - dice Fico - sarebbe uno schiaffo insopportabile al Sud, aumenterebbe i divari che già esistono e danneggerebbe la struttura istituzionale del Paese. E' un disegno scellerato che mira a spaccare l'Italia. In questi mesi sto girando l'Italia per parlare dei rischi dell'autonomia voluta da Calderoli ed è importante parlarne anche in Sicilia". “Di questa riforma che rischia avere

TERRONIA: LETTERA APERTA A LOMBARDO CONTRO LE FARNETICAZIONI DELL'ON. BORGHEZIO CONTRO LA SICILIA

Al Presidente della Regione Siciliana on. Raffaele Lombardo
Messina, 26/04/2012 - Ill.mo Presidente, la presente per richiederLe, a nome di tutto il popolo siciliano e soprattutto di coloro che da anni lottano contro i fenomeni mafiosi che degradano la nostra terra, di valutare
con attenzione le ultime dichiarazioni o meglio gli ultimi deliri, dell’on. Mario Borghezio contro la Sicilia ed il suo popolo, con la farneticante proposta indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri sen. Mario Monti, della vendita della nostra regione.

“Inutile negare che la mafia in Sicilia e la Camorra in Campania sono saldamente radicate nel territorio, quindi una soluzione potrebbe essere che Monti la venda a uno stato estero o a qualche miliardario visto che non si riesce ad estirpare il malaffare troppo radicato. Nonostante i numerosissimi siciliani e campani onesti non c’è speranza”(Borghezio)

Presidente capirà bene che le parole di questo sciacallo politico, oltre a continuare a danneggiare l’immagine della nostra regione, non fa giustizia a tutti coloro che hanno dato la vita per la causa siciliana e per lottare la mafia in tutte le sue forme criminali.
Ancor più danno, per tutti coloro che con grande fiducia nelle Istituzioni e con grande senso di Stato, lottano quotidianamente contro il fenomeno mafioso, e che hanno consentito negli ultimi vent’anni, grazie all’enorme lavoro e sacrificio iniziato dai procuratori antimafia dott. Paolo Borsellino e dott. Giovanni Falcone, di poter sgominare ed arrestare l’intera cupola mafiosa siciliana, costringendo nelle patrie galere i tristemente noti boss della malavita organizzata della nostra isola.

“Venderei la Sicilia agli Usa o a qualche pool di miliardari russi o americani. Molto volentieri la Sicilia, ma prima ancora la Campania, perché siamo di fronte a zone completamente improduttive. Sarebbe un po’ alleggerita quella palla al piede che finché siamo tutti insieme appesantisce il nord”(Borghezio)

Nel suo gratuito attacco anticostituzionale, Borghezio, evidenzia l’improduttività oltre della Campania, della nostra terra, non conoscendo da ignorante quale è, la storia di una Sicilia, che si è guadagnata il diritto all’Italia unità pagando più di altri tributi di sangue e di dolore, che nonostante le tante generazioni passate, ancora condizionano il quieto vivere sociale dell’isola.

Verrebbe da chiedere a Borghezio, signor Presidente, come farebbero “Roma Ladrona e la sua Lega ladrona”, ha sostenere i tanti sperperi di danaro al Nord, senza l’ausilio delle miliardarie tasse pagate in Sicilia e depredate dal Governo Centrale, in barba allo statuto della Regione Siciliana che vorrebbe l’utilizzo e la permanenza di buona parte di esse sul territorio regionale, come per esempio i circa 8 miliardi di euro che annualmente versa l’indotto del petrolchimico siciliano.

La lotta contro la Mafia non si è mai fermata un istante e se oggi le nostre città sono decisamente più vivibili dal punto di vista della criminalità, rispetto alle nobili città del Nord, è esclusivamente grazie alla rivoluzione culturale iniziata dai tanti procuratori, carabinieri, finanzieri, poliziotti e siciliani onesti, che si sono spesi e continuano a spendersi perla Sicilia e per noi siciliani.

Pertanto a nome del popolo siciliano, ravvisando gli estremi per procedere finalmente contro le politiche secessionistiche, anticostituzionali e lesive del pubblico decoro dell’on. Mario Borghezio, la invito nella Sua qualità di Governatore della regione Siciliana, a valutare gli estremi per un eventuale ricorso alle Autorità giudiziarie a tutti i livelli, contro l’onorevole della Lega Nord Mario Borghezio.


Il Responsabile C.I.P. “Terronia”
Roberto Cerreti

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