Case rifugio e vittime di violenza: nel Nord-ovest il 36,4%, nelle Isole il 13,8%

LE CASE RIFUGIO E LE STRUTTURE RESIDENZIALI NON SPECIALIZZATE PER LE VITTIME DI VIOLENZA, Anno 2023. La Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza sulle donne e contro la violenza domestica (Istanbul, 2011) prevede che gli Stati aderenti predispongano “servizi specializzati di supporto immediato, nel breve e lungo periodo, per ogni vittima di un qualsiasi atto di violenza che rientra nel campo di applicazione” della Convenzione. A partire dalla ratifica in Italia della suddetta Convenzione i Piani nazionali contro la violenza hanno segnato un importante cambio di passo nella conoscenza del sistema della protezione delle donne vittime di violenza. L’Istat ha iniziato dal 2017 a rilevare dati sul Sistema della Protezione delle donne vittime di violenza. Nel 2018 sono state avviate le Indagini sulle prestazioni ed erogazioni dei servizi offerti dai Centri antiviolenza e analoga rilevazione sulle Case rifugio, nel 2020 è stata realizzata la rilevazio...

MILAZZO, IL SINDACO PINO RISPONDE ALL’AVV. GIOVANNI FORMICA DOPO IL COMIZIO

Il sindaco Carmelo Pino risponde all'avv. Giovanni Formica che nel comizio di domenica ha fortemente criticato la gestione amministrativa invitando alle dimissioni l’Amministrazione
Milazzo, 03/05/2012 - “Di tanto in tanto coloro che hanno amministrato nelle ultime due legislature questo Comune determinando il disastro che oggi siamo costretti a registrare, escono dal lor guscio per tentare di fare patetico populismo.

Il comizio dell’avv. Formica di domenica scorsa è stato un trionfo della demagogia. In tema finanziario Formica dovrebbe avere il buon senso di tacere visto che lui era parte attiva durante l’Amministrazione Nastasi. Gli ricordo che nel 2004 l’amministrazione Nastasi sforò il Patto di stabilità del Comune, disattendendo anche le sanzioni che prevedevano la revoca di tutti i contratti di dirigente esterno stipulati, tra i quali rientrava anche il suo. Da buon Amministratore, quale dichiara di essere, l’Avvocato Formica avrebbe dovuto sapere che la sua posizione dirigenziale nel corso del 2005 non poteva essere ricoperta e che invece, la conferma nel posto occupato, portò all’esborso di somme dalle casse comunali che non potevano per legge essere spese.

Credo che l’esponente dei Dem abbia anche dimenticato che l’esercizio finanziario 2004 s’è chiuso con un disavanzo di amministrazione di quasi 5 milioni di euro, con debiti contratti e non pagati alla Cooplat per oltre 6 milioni e mezzo, con mandati di pagamento fermi negli uffici per milioni di euro, e con una esposizione bancaria per oltre 3 milioni di euro. A differenza di quanto invece lasciato in eredità dalla mia precedente amministrazione: un saldo di cassa attivo di quasi 4 miliardi di lire. Un patrimonio liquido dilapidato senza avere risolto alcun problema della città. Per tutte queste ragioni gli consiglio di fare un accesso agli atti e di acquisire la verifica straordinaria di cassa del 2005 e quella del 1999.

Presto sarà il tempo della chiarezza e verranno fuori le responsabilità del default del Comune di Milazzo. Di chi e cosa ha determinato una situazione che oggi ci ha costretti ad interrompere i servizi non essenziali. D’altra parte Formica ed il suo gruppo debbono decidere. In piazza dicono che Milazzo è stata privata dei servizi mensa ed altro ma in aula, lo stesso gruppo, firma e vota una delibera che impegna questa amministrazione ad eliminare tutti questi servizi. La classica politica del “ contro” “ ma anche a favore”.

La smettano quindi Formica ed i suoi adepti di lanciare strali per evidente ambizioni personali. Dopo avere riempito di debiti i milazzesi costringendoli a pagare ogni anno, di soli interessi, 40 euro a testa dall’ultimo nato al più anziano della città, oggi dicono che l’Amministrazione Pino ha aumentato le tasse, dimenticandosi che questo era un atto dovuto per evitare ai Milazzesi la vergogna dell’insolvenza nella quale, a loro insaputa, i cittadini erano stati trascinati da una politica volta solo a spendere e spandere. Riacquisiscano il senso del pudore politico e quanto meno, mentre dicono bugie, arrossiscano.

C’è chi giornalmente lavora ed opera per limitare i tanti danni causati ai cittadini pensando a restituire un futuro sereno alla città, mentre c’è chi pensa già al proprio futuro invitando l’Amministrazione a dimettersi, pronti a ricolonizzare Milazzo.

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