Assegno Unico Universale: 5.986.678 i nuclei famigliari che hanno ricevuto l’assegno nel 2025, per un totale di 9.468.053 figli

ASSEGNO UNICO UNIVERSALE: nei primi due mesi del 2025 erogati 3,3 miliardi euro, con riferimento a 9,5 milioni di figli e 6 milioni di nuclei familiari Roma, 16 aprile 2025 - Nei primi due mesi del 2025 sono stati erogati alle famiglie assegni per 3,3 miliardi di euro, che si aggiungono ai 19,8 miliardi del 2024, ai 18,2 miliardi del 2023 e ai 13,2 miliardi di erogazioni di competenza del 2022. Sono i dati contenuti nell’aggiornamento dell’Osservatorio Statistico sull’Assegno Unico Universale (AUU) pubblicato oggi con riferimento al periodo marzo 2022 – febbraio 2025, che contiene al suo interno anche i dati relativi all’AUU destinato ai nuclei percettori di Reddito di Cittadinanza (RdC) fino a dicembre 2023.  Sono 5.986.678 i nuclei famigliari che hanno ricevuto l’assegno nel 2025, per un totale di 9.468.053 figli: l’importo medio per figlio a febbraio 2025, comprensivo delle maggiorazioni applicabili si attesta su 175 €, e va da circa 58 € per chi non presenta ISEE o ...

TERREMOTO IN EMILIA: IL DATO SATELLITARE AIUTA A INDIVIDUARE LE FAGLIE


Analizzando i movimenti del terreno individuati con i satelliti radar COSMO-SkyMed dell’ASI, i ricercatori INGV hanno individuato le faglie che hanno originato i terremoti maggiori della sequenza sismica dei terremoti
Roma, 13 giugno 2012 – Dopo avere mappato nel dettaglio i movimenti del suolo avvenuti durante i terremoti in Emilia, grazie ai satelliti italiani COSMO-SkyMed, continuano le analisi dei ricercatori INGV per individuare le faglie su cui sono avvenuti i terremoti.
Incrociando dati geologici, sismologici e di deformazione del suolo, i ricercatori INGV hanno generato dei modelli fisico-matematici delle faglie, con i quali hanno simulato gli stessi movimenti della superficie terrestre che vengono osservati da satellite. Utilizzando computer molto potenti sono state generate decine di migliaia di mappe di deformazione simulate, che sono state confrontate con le deformazioni osservate dal satellite.

Al termine di questa procedura si è individuato il modello di faglia che meglio riproduce i movimenti del terreno osservati. Questi risultati sono solo preliminari, ma suggeriscono che i due eventi più forti della sequenza, il 20 e il 29 Maggio, siano avvenuti su faglie diverse, tra loro all'incirca parallele.

Queste faglie possono essere visualizzate come dei piani di frattura lungo i quali si ha lo scorrimento dei due blocchi di crosta terrestre: il blocco a Sud della faglia è salito sopra il blocco a Nord (per questo si chiamano sovrascorrimenti), causando sollevamenti del suolo di 10-15 cm. Entrambi i piani di frattura si fermano a qualche centinaio di metri di profondità, e quindi non arrivano ad intersecare la superficie. Un eventuale affioramento delle faglie in superficie avrebbe causato molti più danni nelle zone interessate.

Le faglie individuate corrispondono molto bene a strutture mappate in profondità con studi geologici. Si tratta di strutture vecchie di milioni di anni, generate dalla spinta dell'Appennino settentrionale verso le Alpi. La conoscenza di dettaglio della posizione e delle caratteristiche delle faglie attive è un elemento fondamentale per generare mappe di pericolosità sismica sempre più affidabili.
Nell'immagine sopra la faglia del 20 maggio è indicata in celeste.

Nell'immagine sopra si vedono i piani di faglia individuati nella ricerca INGV, proiettati in superficie. Nella figura sotto si vede come i piani siano inclinati verso Sud, e si immergono al di sotto dell'Appennino emiliano.
Il riquadro più ad Est indica la faglia del 20 Maggio, per la quale non è stato possibile determinare lo scorrimento in modo attendibile. I colori sul piano di faglia del 29 Maggio (quello più a Ovest) indicano il valore dello scorrimento relativo avvenuto tra i due blocchi di crosta terrestre, lungo il piano di frattura. I valori maggiori di scorrimento si hanno a 8-9 km di profondità.

Per un approfondimento clicca qui: http://www.freerumble.com/audio.php?t=audio&id=3550

Commenti