Antimafia, il bilancio di un anno: mai come oggi diffuso il possesso di armi, pure tra insospettabili e minorenni

Antimafia: presentato in aula il bilancio dell'attività della commissione a un anno dal suo insediamento. Dal presidente Cracolici la proposta di un Osservatorio per monitorare gli appalti e il pericolo di infiltrazioni nei subappalti. Sono state 55 le sedute tenute dalla Commissione regionale Antimafia, 14 le inchieste avviate, 70 le audizioni, 9 gli incontri con i prefetti e i comitati per l'ordine e la sicurezza pubblica, 302 gli incontri con gli amministratori locali Palermo, 26 Mar - “Ci sono segnali che ci preoccupano: mai come adesso in molti territori si è diffuso il possesso di armi, persino in ambienti insospettabili. La cronaca ci consegna un pericoloso modello di comportamento anche tra i giovanissimi, come il caso di un 17enne che prima di andare in discoteca si è munito di una pistola. Si diffonde la mafiosità come stile di vita”. Lo ha detto il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici, in un passaggio della sua presentazione in au

BARCELLONA P.G.: IL COMUNE PARTE CIVILE NEL PROCESSO “MUSTRA”

Barcellona Pozzo di Gotto, 30/07/2012 - La motivazione principale riguarda chiaramente la necessità di manifestare il proprio supporto agli imprenditori e ai commercianti che con le loro denunce hanno consentito alle forze dell'ordine di portare a compimento l'operazione. Operazione che colpisce i nuovi esponenti di alcune famiglie mafiose in azione nelle zone di Terme Vigliatore e Barcellona Pozzo di Gotto.
La stretta contiguità territoriale con Terme Vigliatore rappresenta un ulteriore elemento di sprone per l'amministrazione comunale barcellonese: costruendo infatti una fitta rete di consenso intorno a chi ha il coraggio di denunciare si può dare maggiore forza anche a chi ancora non è riuscito a ribellarsi alla pressione mafiosa.

Moltissimi sono i commercianti e gli imprenditori che nei mesi scorsi hanno preso contatto con l'associazione antiracket “Liberi tutti”, la speranza è che a questi contatti seguano presto atti concreti di denuncia che, come nel caso dell'operazione “Mustra”, hanno permesso di ottenere importanti risultati.

Costituendosi parte civile in questo processo il Comune di Barcellona Pozzo di Gotto vuole dunque dare un forte segnale di sostegno alla lotta alla mafia, ribadendo l'invito agli imprenditori e ai commercianti locali di denunciare le situazioni di oppressione mafiosa. Oltre al proprio supporto l'amministrazione si impegna a rendere nel futuro la scelta non solo possibile, ma anche economicamente più vantaggiosa preferendoli nei rapporti con questa amministrazione nei limiti consentiti dalla legge.

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