Casteldaccia: la morte di 5 operai lascia sgomenti, ennesimo incidente sul lavoro grave e inaccettabile

Incidente sul lavoro a Casteldaccia: cinque lavoratori perdono la vita e un sesto è in gravi condizioni. La Cisal indice per domani, martedì 7 maggio, uno sciopero generale di 4 ore nel settore privato, a partire dall’inizio del turno di lavoro, "mentre dalle 9 terremo un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo”.   Palermo, 6 maggio 2024 – "L'incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni". Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all'incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermit

PONTE SULLO STRETTO: LA CORRUZIONE COSTERÀ 1.543 € IN PIÙ AD OGNI CITTADINO

07/07/2012 - "Se le dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi dalla Corte dei Conti corrispondono alla verità, le grandi opere pubbliche che saranno realizzate nei prossimi anni costeranno agli italiani oltre 90 miliardi di euro in più (precisamente 93,6). A queste conclusioni è giunta la CGIA di Mestre che ha stimato gli effetti della corruzione che, secondo quanto ha denunciato qualche giorno fa il Procuratore generale della Corte dei Conti Salvatore Nottola, farebbero lievitare i costi delle grandi opere pubbliche del 40%."

La stima è della della Cgia di Mestre e si basa sui dati forniti dalla Corte dei Conti sull'incidenza della corruzione in Italia: secondo quanto ha denunciato qualche giorno fa il Procuratore generale della Corte dei Conti Salvatore Nottola, farebbero lievitare i costi delle grandi opere pubbliche del 40%.

Tra le grandi opere rientrano infrastrutture strategiche come il Ponte sullo Stretto di Messina e il Corridoio Plurimodale Tirreno - Brennero.

I tecnici della CGIA hanno recuperato il programma delle infrastrutture strategiche 2013-2015, redatto dal Governo Monti qualche mese fa, successivamente hanno calcolato la spesa complessiva che l’Esecutivo ha previsto di investire (233,9 miliardi di euro) ed infine hanno aggiunto il rincaro del 40% dovuto agli effetti della corruzione, così come denunciato dalla magistratura contabile.

Il risultato ottenuto è allarmante: sempreché siano portate a termine, queste grandi opere costeranno al sistema Paese 93,6 miliardi di euro in più che equivalgono a quasi 6 punti di Pil. Su ciascun cittadino italiano questi effetti comporteranno un costo aggiuntivo di 1.543 euro.

Commenti

  1. L'UNICA OFFESA LA RICEVONO GLI ITALIANI AI QUALI VIENE ANCHE ORAMAI IMPEDITO DI PROTESTARE O DI CERCARE DI CAMBIARE LE COSE CON IL VOTO!!
    PAOLO

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  2. Io direi, combattiamo la corruzione con vigore ma non rinunciamo a fondamentali opere come (a mio avviso) il ponte sullo Stretto. Altrimenti rimaniamo dentro le caverne e stop

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