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Nebrodi e Dintorni
SUD CHIAMA NORD: “Il TAR ci dà ragione. La legge non si piega alle lobby del trasporto pubblico locale”. Il TAR di Catania ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Messina, sospendendo il provvedimento con cui la Regione Siciliana – sulla base di una circolare priva di fondamento normativo – aveva vietato all’ATM di proseguire il servizio di trasporto pubblico urbano esteso al Comune di Villafranca Tirrena. Messsina, 15 ott 2025 - La decisione dei giudici amministrativi conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto: una circolare non può scavalcare la legge e non può essere utilizzata per mortificare la volontà del Parlamento siciliano. “Il TAR – afferma Cateno De Luca, capogruppo di Sud chiama Nord – ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture che, accogliendo il ricorso dei privati, voleva cancellare un servizio efficiente e apprezzato come quello dell’ATM verso Villafranca Tirrena. Avevamo ragione sulla bontà della norma e sulla correttezza dell’azion...
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Roberto Fiore unica speranza per la nostra Italia e per la nostra Sicilia! Spero tanto che non abbia sbagliato ad appoggiare De Luca, che intendo votare alle oramai imminenti regionali. Al momento, Fiore, sembra essere l'unico politico che si batte per noi italiani, basti vedere tutti i programmi di solidarietà avanzati da Forza Nuova. Mi fa tanto piacere che anche nei Nebrodi si inizi a parlare di lui.
RispondiEliminaL'idea di un ricorso alla moneta complementare è certamente apprezzabile, anche perchè si può far tesoro delle esperienze ben riuscite in altri paesi della comunità. Ma il problema della sovranità monetaria in Sicilia non ha nulla a che spartire con questa iniziativa perchè è del tutto ovvio che siamo su due piani diversi e molto lontani. Non Conosco "Forza Nuova Sicilia" e non ho idea della sua natura e dei suoi scopi. Voglio solo augurarmi che non sia un altro movimento politico che va ad infoltire la schiera di micro partiti che ad ogni competizione elettorale si presentano candidando perfetti sconosciuti e disperdendo una seppur trascurabile quota di voti. In questo momento la Sicilia deve ricostruirsi come popolo e la polverizzazione di queste aggregazioni vecchie e nuove non contribuisce certo a creare unità di intenti ed una opinione pubblica degna di tale nome e che possa veramente impensierire una classe politica ed una classe dirigente impegnata a curare solo i propri interessi.
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