Matilde Serao e la sfida di una donna alla modernità, nel centenario della sua morte

Matilde Serao e la sfida di una donna alla modernità, fra letteratura, società e cronaca.  Il 12 dicembre 2025 l’Aula Plinio dell’Università degli Studi Guglielmo Marconi ospiterà una giornata di studi dedicata a Matilde Serao, nel centenario della sua morte. L’iniziativa è promossa dal Dipartimento di Scienze Economico-Aziendali, Giuridiche e Politiche in collaborazione con il Comitato nazionale per le celebrazioni del primo centenario della morte di Matilde Serao e sarà trasmessa in diretta streaming su usgm.link/matildeserao. 1 dic 2025 - L’evento propone una rilettura di Serao come intellettuale moderna, capace di superare i confini di genere e di ruolo pubblico. La sua produzione, che spazia dalla cronaca all’inchiesta sociale, dal romanzo all’editoria, offre una lettura critica e appassionata dell’Italia postunitaria; Serao è inoltre ricordata come fondatrice del quotidiano Il Mattino. Il programma si articola in tre sessioni tematiche che intrecciano letteratura, giornalismo...

OMOSESSUALITÀ, SU RAI 1 IL 'VERDETTO FINALE'

13/09/2012 - Appuntamento venerdì 14 settembre alle 14.10 su Rai1 con Verdetto Finale, condotto da Veronica Maya. La difficoltà di accettare l’omosessualità del figlio conduce due genitori nel court show di Rai1: Caterina trascina il marito in ‘tribunale’ per permettere al fidanzato di suo figlio di frequentare liberamente la loro casa.
Ospiti della puntata Gianna Orru, lo psichiatra Domenico Mazzullo e Paolo Graldi. La regia è affidata a Andrea Apuzzo.

Commenti

  1. Ma se ormai é acclarato che l'omosessualità è genetica (come ha detto il buon dr.Marzullo), perché si usa ancora il termine errato di "scelta" sessuale e non di "orientamento"?
    Mi meraviglio della Maia, della Cudillo e del giornalista di cui non ho recepito il nome!
    Dovrebbero dare l'esempio! Posso capire gli ignoranti non chi le cose le sa o le dovrebbe sapere!

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  2. Non sono d'accordo con la giuria che ha voluto dimostrarsi falsamente progressista. Una madre così, che addirittura mette in casa al figlio il giocarello, è da schiaffeggiare ad ogni angolo di strada. E' pericolosa per la crescita dell'adolescente, lo induce ad una scelta, che si cerca di indirizzare in modo più sano. Trovo giusto, equilibrato e saggio il commento del giudice. Nessuno sarebbe comtento di avere un figlio quindicenne omosessuale. Si lotta fin che si può per salvarlo. Se poi, come dice lo psichiatra, l'anomalia è congenita, si accetterà, ma dopo molti molti anni, quando il ragazzo è ormai un adulto.Alcune madri, come Caterina sono disposte a tutto, anche a vendere il proprio figlio, pur di metterlo contro il padre.

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