
Roma, 31 Ottobre 2012 - Il Consiglio dei Ministri è ripreso alle 20,10 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente del Consiglio, Mario Monti. L’approvazione, su proposta dei Ministri per gli Affari Europei e della Giustizia del decreto legislativo che recepisce la direttiva 2011/7/UE sui ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali tra imprese, e tra Pubbliche Amministrazioni e imprese, attua la delega conferita al Governo con l’articolo 10 della legge n. 180 del 2011 (Statuto delle imprese).
Per quanto riguarda i rapporti tra imprese, il decreto legislativo dispone un regime rigoroso stabilendo che il termine di pagamento legale sia di trenta giorni e che termini superiori a sessanta giorni possano essere previsti solo in casi particolari e in presenza di obiettive giustificazioni.
Esaminata la questione della penale da pagare alla società aggiudicataria dell'appalto per il Ponte sullo Stretto di Messina dopo l'annullamento dell'opera. Il ministro per la Pubblica amministrazione Patroni Griffi - in conferenza stampa - ha fatto presenti i provvedimenti approvati dal Governo.
"Per questo la riunione del consiglio è stata sospesa per impegni del presidente del Consiglio", ha dett Patroni Griffi rispondendo alla domanda di un giornalista che gli chiedeva cosa avesse deciso il Cdm sul Ponte sullo Stretto.L'articolo 8 comma 8 del disegno di legge di Stabilità prevede un accantonamento di 300 milioni per il pagamento della penale all'associazione temporanea di impresa, della quale fa parte Impregilo, per l'annullamento dell'appalto.
Il Cdm ha deciso di ''prorogare, per un periodo complessivo di circa 2 anni, i termini per l'approvazione del progetto definitivo del Ponte sullo stretto di Messina al fine di verificarne la fattibilita' tecnica e la sussistenza delle effettive condizioni di bancabilita'''. E' quanto si legge nel comunicato di palazzo Chigi.
''Il Consiglio dei Ministri - si legge nel comunicato stampa diffuso al termine del Cdm - ha deciso di prorogare, per un periodo complessivo di circa 2 anni, i termini per l'approvazione del progetto definitivo del Ponte sullo stretto di Messina al fine di verificarne la fattibilita' tecnica e la sussistenza delle effettive condizioni di bancabilita'''. ''Tale decisione - prosegue la nota - e' motivata dalla necessita' di contenimento della spesa pubblica, vista anche la sfavorevole congiuntura economica internazionale, ed e' in linea con la proposta della Commissione europea dell'ottobre 2011 di non includere piu' questo progetto nelle linee strategiche sui corridoi trans-europei. Solo tali opere, infatti, possono godere del co-finanziamento comunitario. Qualora in questo periodo di tempo non si giungesse a una soluzione tecnico-finanziaria sostenibile, scattera' la revoca ex lege dell'efficacia di tutti i contratti in corso tra la concessionaria Stretto di Messina spa e il contraente generale, con il pagamento delle sole spese effettuate e con una maggiorazione limitata al 10%''.
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