Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

SGARBI VS GRILLO: «VERGOGNOSA LA CANDIDATURA DI DI PIETRO AL QUIRINALE. PROPONGO VERONESI AL POSTO DELL’EX PM»

Il critico d’arte dall’ospedale di Frosinone, dove è ancora ricoverato, contro il comico e il segretario Idv: «Basta ignoranti, ladri e comici»

ROMA, 02/11/2012 – Dall’ospedale di Frosinone dove ieri ha subìto un intervento chirurgico al braccio per le ferite riportate in un incidente stradale, e dove è ancora ricoverato, Vittorio Sgarbi tuona contro Grillo che alla Presidenza della Repubblica ha proposto il leader dell’Idv Antonio Di Pietro:

«La candidatura di Di Pietro è semplicemente vergognosa. Il comico – osserva Sgarbi - dopo tutti i discorsi sugli stipendi e i rimborsi dei parlamentari candida (come ci ha rivelato Report) un profittatore manifesto alla Presidenza della Repubblica.

Se Di Pietro fosse rimasto in magistratura – argomenta il critico d’arte - nel corso di una vita di lavoro avrebbe guadagnato non più di 800 - 900 mila euro e abiterebbe nella casa della moglie.
Il segretario dell’Idv, che ha affidato i conti del partito alla consorte, da quando si è buttato in politica ha incassato per se e per i propri familiari, versandoli su conti personali, circa 100 milioni di euro, giustificandosi così: “Mia moglie non è mia moglie”.

Propongo allora una rivoluzione culturale. La scienza contro l’ignoranza. Veronesi alla Presidenza della Repubblica invece di Di Pietro. Quel Veronesi che Grillo ha definito “cancronesi”.

In alternativa a Veronesi, Riccardo Muti o Umberto Eco. Sostenere dunque l’esperienza contro il giovanilismo. Restituire la politica alla cultura.

Per la Presidenza del Consiglio – conclude Sgarbi - Claudio Magris o Carlo Petrini. Basta ignoranti, ladri e comici»

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