Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

FRANCANTONIO GENOVESE IL PIU' VOTATO DAGLI ITALIANI NEL PD

04/01/2013 - "Messina, l'Eden dei democratici "Il partito? Qui c'è Francantonio... Francantonio Genovese", scrive Emanuele Lauria su Repubblica di ieri, 3 gennaio. "Sì, sinceramente questo risultato crea qualche problema". La sfida dello Stretto, alla fine, registra un esito imbarazzante, persino per lo stesso vincitore. Francantonio Genovese, l'incontrastato regnante del Pd messinese, da ex democristiano sa bene che vincere è meglio che stravincere: "Sai quanti nuovi nemici adesso...".

Nel lungo e circostanziato articolo di Lauria, Francantonio Genovese viene definito "amante del low profile". E con quel basso profilo Genovese "ha costruito un risultato che non può passare inosservato: 19.590 preferenze su poco più di 24 mila votanti nella sua provincia. Numeri che contribuiscono a delineare i contorni bulgari dell'affermazione di mister primarie: Genovese è risultato di gran lunga il più votato in Italia. Per intenderci, Genovese ha conquistato quasi il doppio dei consensi di Stefano Fassina, primo a Roma, e di Andrea De Maria, miglior classificato nella rossa Bologna. Il suo risultato è stato quattro volte superiore a quello di Barbara Pollastrini, in cima alla graduatoria milanese".

"Con il rigoroso metodo scientifico dei democristiani veri, Genovese ha messo su per le primarie ben 25 seggi a Messina (a Palermo, città tre volte più grande, ce n'era uno solo), molti dei quali nelle sedi di circoli e patronati guidati da consiglieri entrati in competizione tra loro per far bella figura con il capo".

E nell'anno appena concluso esponenti di Innovazioni, la corrente di Genovese, hanno messo le mani su grossi enti quali lo Ial Cisl e l'Enfap Uil. Abbastanza per far urlare il suo ex vicesindaco Antonio Saitta: "Il Pd non ha bisogno del collateralismo di enti di formazione, patronati e apparati clientelari". "Clientelismo?

L'articolo completo di Emanuele Lauria su Repubblica>>

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