Ponte sullo Stretto, Meloni: "L’ennesimo atto di invasione sulle scelte del Governo e del Parlamento"

La sezione centrale di controllo di legittimità su atti del Governo e delle amministrazioni dello Stato della Corte dei conti, all'esito della Camera di consiglio seguita all'adunanza del 29 ottobre 2025, non ha ammesso al visto e alla conseguente registrazione la Delibera Cipess n. 41/2025 del Ponte sullo Stretto. Lo si legge in una nota. "Le motivazioni, in corso di stesura, saranno rese note con apposita Deliberazione entro 30 giorni". Dichiarazione del Presidente Meloni   29 Ottobre 2025 - "La mancata registrazione da parte della Corte dei conti della delibera CIPESS riguardante il Ponte sullo Stretto è l’ennesimo atto di invasione della giurisdizione sulle scelte del Governo e del Parlamento. Sul piano tecnico, i ministeri interessati e la Presidenza del Consiglio hanno fornito puntuale risposta a tutti i rilievi formulati per l’adunanza di oggi; per avere un’idea della capziosità, una delle censure ha riguardato l’avvenuta trasmissione di atti volumin...

INCIDENTI SUL LAVORO: MORTI BIANCHE, MACCHE' SONO OMICIDI

Luca Bonagiunti, meccanico di 27 anni, è morto questa mattina per un incidente sul lavoro in un'officina meccanica per mezzi pesanti a San Giovanni Lupatoto (Verona). Il giovane lavorava all'interno dell'officina alla riparazione di un camion quando gli è caduto addosso il motore del Tir che stava carcandi di riparare. Bonagiunti,è' morto sul colpo

02/01/2013 - Lo scrive Marco Bazzoni, Operaio metalmeccanico e Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, Firenze, sul blog di Beppe Grillo: "Normalmente i processi per le morti sul lavoro si risolvono con pene troppo basse o peggio ancora con la beffa della prescrizione. Un paese civile come si definisce lo Stato Italiano non si può permettere tutti questi omicidi sul lavoro.

"Morti bianche" è una presa in giro). E' più realistico chiamarli omicidi. Il MoVimento 5 Stelle porterà in Parlamento il tema della sicurezza sul luogo di lavoro come prioritario. Nessuno deve trarre profitto dalla morte di un lavoratore. C'è un problema evidente di scarsità di controlli per la sicurezza sul lavoro, ma non c'è stato un Governo che abbia fatto qualcosa per aumentarli. E' dal 2006 che vado dicendo che la sicurezza sul lavoro andrebbe insegnata fin dalle scuole elementari, come si fa in Francia: è così difficile fare un decreto legge, per farla insegnare nelle scuole? Quando si è voluto, sono stati fatti decreti legge per qualsiasi cosa, poi quando si chiedono per cose importanti nessuno ti sta ad ascoltare. Non dimentichiamolo mai: gli studenti di oggi, saranno i lavoratori e gli imprenditori di domani.

Inoltre, manca la certezza della pena per i responsabili delle morti sul lavoro. Normalmente i processi per le morti sul lavoro si risolvono o con pene talmente basse, che i datori di lavoro non lo vedono neanche con il binocolo il carcere o peggio ancora con la beffa della prescrizione. Quando tutto ciò accade, per i familiari è come se il loro caro fosse morto una seconda volta. Un paese civile come si definisce lo Stato Italiano non si può permettere tutti questi omicidi sul lavoro (un termine forte lo so, ma sicuramente più realistico della presa in giro "morti bianche"). E' così difficile da capire? Ed intanto, mentre i lavoratori continuano a morire sui luoghi di lavoro, nessuno fa nulla per fermare questo triste bollettino di guerra."

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