Sud chiama Nord: "ATM, Il Tar ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture"

SUD CHIAMA NORD: “Il TAR ci dà ragione. La legge non si piega alle lobby del trasporto pubblico locale”. Il TAR di Catania ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Messina, sospendendo il provvedimento con cui la Regione Siciliana – sulla base di una circolare priva di fondamento normativo – aveva vietato all’ATM di proseguire il servizio di trasporto pubblico urbano esteso al Comune di Villafranca Tirrena. Messsina, 15 ott 2025 - La decisione dei giudici amministrativi conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto: una circolare non può scavalcare la legge e non può essere utilizzata per mortificare la volontà del Parlamento siciliano.  “Il TAR – afferma Cateno De Luca, capogruppo di Sud chiama Nord – ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture che, accogliendo il ricorso dei privati, voleva cancellare un servizio efficiente e apprezzato come quello dell’ATM verso Villafranca Tirrena. Avevamo ragione sulla bontà della norma e sulla correttezza dell’azion...

MESSINA, SEQUESTRATO UN CARICO DI ‘BOTTI’ ILLEGALI E PERICOLOSI

Messina, 1 gennaio 2013 - Proseguono i servizi preventivi svolti dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Messina che, avvalendosi delle pattuglie dei motociclisti e delle autoradio, hanno attuato servizi finalizzati alla prevenzione ed al contrasto dei reati e degli illeciti amministrativi, con particolare riferimento al contrasto della illecita commercializzazione di materiale pirotecnico di produzione illegale.
È tristemente noto che durante le festività di fine anno si verificano incidenti anche gravissimi, provocati dai fuochi pirotecnici utilizzati in modo scorretto o da fuochi pirotecnici illegali.
L'uso incauto dei fuochi d'artificio, infatti, può produrre lesioni anche gravi, come ustioni al viso e alle mani e danni alla vista e all'udito.
Il rischio maggiore deriva dall'uso di “botti”, venduti a basso costo e senza etichette, che spesso manifestano un'esplosione anticipata, ma anche dal trasporto degli stessi in assenza delle previste autorizzazioni e quindi delle idonee cautele.

In tale contesto, è stata proprio l’azione di monitoraggio preventivo del territorio, che ha consentito ai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Messina di poter individuare, abilmente occultati sotto un’autovettura parcheggiata sulla pubblica via, 814 petardi e giochi pirici di vario genere, pronti per essere illecitamente commercializzati, i quali sono stati sottoposti a sequestro.
I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Messina sono entrati in azione nel pomeriggio del 31 dicembre 2012, quando, durante uno specifico servizio di controllo del territorio, hanno notato sul viale Gazzi, nei pressi dello Stadio Celeste, un giovane che, esponendo su una bancarella improvvisata degli artifizi pirotecnici, contrattava con un possibile acquirente.

A quel punto, i militari decidevano di accertare la legittimità di quanto stava accadendo e, a tal proposito, guadagnavano una posizione defilata che permetteva loro di scrutare l’evoluzione della trattativa tra le due persone.
L’attenta osservazione posta in essere dai Carabinieri consentiva di scoprire che il giovane, oltre al materiale esposto sulla bancarella, teneva nascosto qualcosa sotto un’autovettura parcheggiata nei pressi della bancarella.

Immediatamente, i Carabinieri decidevano di intervenire, identificando il giovane in P.D., cl. 1993 e procedendo ad una accurata perquisizione che consentiva di rinvenire all’interno di alcune buste di plastica, abilmente occultate sotto la predetta autovettura, svariati artifizi pirotecnici, alcuni dei quali di manifattura artigianale e privi di marchio, altri di libera vendita e molti di genere vietato, appartenenti alla IV^ e V^ categoria.
Nella circostanza, dopo avere catalogato tutto il materiale rinvenuto, i Carabinieri hanno proceduto al sequestro degli artifizi pirotecnici.
A quel punto, per il giovane 19enne messinese, già noto alle Forze dell’Ordine, è scattata la denuncia in stato di libertà per detenzione abusiva di materiale esplodente.

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